Ricerca, Gallo e Corbellini: da Corte UE solo valutazione su brevettabilità e no su ricerca scientifica

Dichiarazione di Filomena Gallo e Gilberto Corbellini, rispettivamente Segretario e Consigliere generale dell'Associazione Luca Coscioni, soggetto costituente il Partito radicale
IL FATTO: Cruz Villalón, avvocato generale designato dalla Corte di Giustizia, ha depositato le conclusioni nella causa C-364/13, che vede la High Court of Justice del Regno Unito chiedere alla Corte se gli ovuli umani non fecondati, stimolati a dividersi e svilupparsi attraverso la partenogenesi, e che, a differenza degli ovuli fecondati che contengono solo cellule pluripotenti e non sono in grado di svilupparsi in esseri umani, siano compresi nell’espressione «embrioni umani», di cui alla direttiva 98/44/CE sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. Le conclusioni di Villalón non sono vincolanti per la Corte di Giustizia ma propongono in piena indipendenza una soluzioni giuridica nella causa su cui i Giudici dovranno deliberare. In questo caso nello specifico le conclusioni dell’Avvocato generale chiariscono che un elemento isolato dal corpo umano, o diversamente prodotto mediante un procedimento tecnico, può essere soggetto a tutela brevettuale.
L’ANTEFATTO: L’elemento isolato nel procedimento de quo è l’ovocita attivato tramite partogenesi, su cui sono da escludersi le restrizioni alla brevettabilità derivanti dalla sentenza Brüstle dove la Corte si è trovata a dover sciogliere quale sia esattamente l’ambito di applicazione della direttiva 98/44/CE che definisce non brevettabile “il corpo umano, nei vari stadi della sua costituzione e del suo sviluppo”. Tale sentenza non vietava la ricerca sugli embrioni, ma determinava una restrizione alla brevettabilità, determinando di fatto il mancato investimento necessario per consentire che la ricerca potesse essere effettuata.
COMMENTO: La sentenza sarà pronunciata nei prossimi mesi: ma anche in questo caso, come in quello Brüstle, la Corte di Giustizia non potrà di certo entrare nel merito di questioni che determinano la liceità della ricerca su embrioni o parti isolate del corpo, ma dovrà trattare solamente la parte legata alla brevettabilità, quindi le questioni economiche annesse alla vicenda. Una questione è quella relativa la commercializzazione di ovuli, embrioni, o parti isolate del corpo; altra questione, sulla quale la Corte non può pronunciarsi, è quella che concerne la possibilità di fare ricerca scientifica. Nonostante questo il lavoro degli scienziati ancora una volta è messo a dura prova per l'impossibilità di approvvigionamenti per le loro ricerche. La giurisprudenza in materia a questo punto deve essere anche da sprono per gli Stati ad aumentare i finanziamenti per la ricerca scientifica, così anche per i finanziamenti stabiliti nei vari programmi quadro della comunità europea: il valore della ricerca in realtà non ha prezzo perché ha come obiettivo la salute e la vita di persone che sperano in cure su malattie incurabili.
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