Carceri, Marco Pannella: Strasburgo condanna di nuovo l'Italia, campioni del mondo solo su questo campo

Carcere sbarre

Dichiarazione di Marco Pannella, presidente del Senato del Partito Radicale:

Valentino Saba ha denunciato l’Italia, perché  durante la sua detenzione nel 2000 è stato sottoposto a trattamenti inumani e degradanti: ha vissuto una vera e propria tortura fisica. Dopo 14 anni, ancora una volta, c’è stato bisogno dell’intervento di un Tribunale di una giurisdizione superiore, che ha sommato, alle condanne storiche, questa ultima che sancisce una volta in più  lo stato tecnicamente criminale del Regime italiano.

È inaudito che, quando violazioni dell'articolo 3 avvengono, il sistema giudiziario italiano non riesca ad intervenire, perché questo e altri Parlamenti non sono riusciti a istituire il reato di tortura, lasciando l'Italia tra i campioni del mondo, almeno in questo campo, delle condanne.

Valentino Saba ha denunciato l’Italia invocando l'articolo 3 (divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti), l'articolo 5 (diritto alla libertà e alla sicurezza) e l'articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) e l'articolo 13 (diritto ad un ricorso effettivo).

Abbiamo deciso di depositare un amicus curiae con gli avvocati Nicolò Paoletti e Filomena Gallo per Non c’è Pace senza giustizia, Partito Radicale, Radicali Italiani; perché la fotografia della realtà italiana non corrisponde certo alle ragioni che la rappresentanza di Governo rappresenta nel difendere uno Stato che in materia di diritti fondamentali preferisce ignorare i tanti cittadini che chiedono rispetto della loro dignità, e quel rispetto equivale a diritti fondamentali della persona che nel nostro paese hanno perso applicazione diretta.

Appare evidente che lo Stato italiano non riesce ad attuare le garanzie riconosciute a tutti i cittadini e non riesce a ripristinare situazioni di giustizia.

Viene da chiedersi quale Stato democratico possa essere condannato per trattamenti inumani e degradanti e poi presentarsi al mondo come Repubblica democratica.

Sperare che il Regime italiano intervenga immediatamente, potrebbe portare alla disperazione; ma come Radicali vogliamo rappresentare altro, altro che è alternativa all'incapacità manifesta dello Stato italiano di interrompere questa tortura abituale alla giustizia.

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