Droghe, Ass. Coscioni/radicali: Roberto Saviano firma l'appello #parliamodidroghe

Roberto Saviano ha firmato l'appello online #parliamodidroghe sul sito dell'Associazione Luca Coscioni e ha reso nota la sua adesione con un messaggio sulla sua pagina facebook in cui ricorda che la ricorrenza della "Giornata mondiale di lotta alla droga e al narcotraffico" e denuncia come “Ovunque nel mondo la tendenza è discutere, anche senza essere d'accordo. Ma parlare, rompere il silenzio, per capire i limiti del proibizionismo. Ovunque, tranne in Italia”.
Saviano conclude il suo messaggio in cui informa della firma affermando che "ormai è chiaro che la lotta ai narcos si fa legalizzando".
Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni:
"A nome dell'Associazione Luca Coscioni, ringrazio Roberto Saviano per aver sottoscritto l'appello a Governo, Parlamento e media italiani, che abbiamo lanciato assieme al Partito Radicale, perché anche in Italia si affronti il fenomeno delle droghe sulla base di dati certi ed evidenze scientifiche. La firma di Roberto Saviano conferma la sua costante attenzione al tema delle droghe e alle mobilitazioni politiche che propongono alternative di "governo" del fenomeno. Ma anche il suo impegno per alcune nostre battaglie di civiltà come quella sul fine-vita e sulla procreazione medicalmente assistita”.
Marco Perduca, rappresentante all’Onu del partito radicale prosegue:
“L'appello può esser ancora sottoscritto sul sito: occorre insistere con il Governo affinché risponda con urgenza all'interrogazione presentata dal deputato del PD Roberto Rampi, iscritto al Partito radicale, ed altri che affronta tutti i temi che abbiamo voluto sollevare unendoci alla mobilitazione #supportdontpunish e raccolti alla pagina facebook È ora di parlare di droghe”.
Conclude Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni:
“La proibizione sulle piante e le sostanze psicoattive derivate ha anche imposto enormi limitazioni alle ricerca scientifica pura e a quella applicata allo sviluppo di nuove terapie per decine di malattie, bloccando il progresso della scienza con danni gravissimi per la salute di milioni di persone”.
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