Testamento biologico, Riccardo Magi: con seduta di oggi ristabilita legalità del Consiglio comunale grazie a intervento Prefetto. Vittoria non solo simbolica

I romani potranno disporre di un servizio garantito già a 9 milioni e mezzo di italiani. Grazie a strumenti di democrazia diretta temi rimossi entrano in Consiglio.
Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere Capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino
L'approvazione della delibera di iniziativa che istituisce a Roma il registro comunale dei testamenti biologici è un traguardo importante per i romani e anche per le istituzioni capitoline. Il voto di oggi, infatti, ristabilisce la legalità dell'Assemblea capitolina rispetto allo Statuto di Roma Capitale che prevedeva la calendarizzazione della delibera entro 6 mesi dal deposito, un ritardo che ha disatteso la volontà di 8000 cittadini che nel 2009 hanno sottoscritto quel testo.
Un voto quello di oggi ottenuto dopo l'autoconvocazione dell'aula e l'intervento del Prefetto di Roma per il semplice rientro nella legalità statutaria.
Ma l'istituzione del registro è anche una conquista di civiltà tutt'altro che simbolica per la Capitale, perché permette al comune di attestare l'autenticità delle dichiarazioni anticipate di trattamento dei cittadini, tutelando la loro volontà. Viene così riconosciuto un diritto che non interferisce in alcun modo con le competenze dello Stato in materia di fine vita.
Oggi Roma colma anche il ritardo rispetto alle grandi città, come Napoli e Milano, e ai tanti altri comuni dove il registro è già in vigore. I romani potranno disporre di un servizio garantito già a 9 milioni e mezzo di italiani.
Ancora una volta gli strumenti dell'iniziativa popolare si confermano fondamentali per portare in aula temi altrimenti rimossi dall'agenda della politica ufficiale. Anche le Unioni Civili (con delibera popolare depositata nel 2012 a prima firma Riccardo Magi) sono arrivate oggi in aula con un testo che è la base di quello consiliare che speriamo arrivi presto al voto. Essenziale dunque l'iniziativa che come Radicali, con l'Associazione Coscioni, a portato a questa delibera di cui è prima firmataria Mina Welby e che venne depositata nel 2009 dalla stessa Mina insieme a Beppino Englaro, Carlo Lizzani, Marco Pannella, Mario Staderini, Emma Bonino.
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