Droga, radicali: il proibizionismo è un crimine. Renzi aiuti i tossicomani e non li punisca

Si è tenuta stamane una conferenza stampa del Partito radicale per presentare, in occasione del 26 giugno - Giornata internazionale della lotta alla droga, per presentare alcune proposte di riforma relative alle politiche sulle sostanze stupefacenti rivolte a Governo e Parlamento nonché un'analisi sui dati della "guerra alla droga" in Italia.
L'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, insieme al Partito radicale, hanno lanciato una mobilitazione nell'ambito della campagna mondiale della Global Commission on Drug Policy "Hey, We Need To Talk About Drugs" (E’ ora di parlare di droghe) e dell'Open Society Foundations a sostegno della campagna "Support. Don't Punish", già avviata in 50 Paesi del mondo.
La campagna vuole mettere in discussione le fallimentari politiche proibizioniste in vista della Giornata mondiale per la lotta alle droghe del 26 giugno prossimo.
L'appello (che si può sottoscrivere cliccando questo QUI) si rivolge al Governo, al Parlamento e ai media perché sia affrontato il tema degli stupefacenti senza approcci ideologici, basandosi su evidenze scientifiche e dati certi.
Sono intervenuti: Prof Carla Rossi, Consiglio Scienze Sociali, membro dell'Osservatorio Europeo sulle droghe di Lisbona; Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani; Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni; Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno Tocchi Caino; Marco Perduca, rappresentante Onu del Partito Radicale; Marco Pannella, Presidente del Senato del Partito Radicale.
La conferenza è riascoltabile cliccando qui (registrazione audio-video di Radio radicale)
Vi riproponiamo gli estratti delle dichiarazioni fatte in conferenza stampa da Marco Perduca e Filomena Gallo, insieme ai materiali distribuiti ai giornalisti presenti.
Dichiarazione di Marco Perduca, rappresentante all'Onu del Partito radicale: "Tra i temi in agenda del semestre di presidenza italiana dell'UE ci sarà anche la preparazione della Commissione Onu sulle Droghe; l'Italia da anni blocca il consenso su questioni ampiamente consolidate in Europa e nel mondo come la definizione di "riduzione del danno". Occorre che il Governo Renzi manifesti discontinuità con la gestione Giovanardi e anzi favorisca una non più rinviabile valutazione delle politiche anti-droga. I fallimenti del proibizionismo son patenti e hanno costi altissimi in termini di Stato di Diritto e implicazioni economiche. Se Renzi non vuol ascoltare i Radicali almeno ascolti le personalità della Global Commission on Drug Policies e la loro richiesta di "aiutare, i tossicomani, e non punirli" (Support Don't Punish)".
Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni: "dire che “il proibizionismo è un crimine” non è né un’affermazione estrema né retorica, tanto meno eccessiva se considerata nel contesto della possibilità di cura con i medicinali a base di cannabis. In Italia l’accesso a questa terapia è, di fatto, negato. E negata è la possibilità di alleviare i propri dolori, e di avere una qualità della vita migliore per migliaia di pazienti. Accade, infatti, che – sebbene in Italia ci sia una legge che dal 2007 consente l’uso in terapia del thc (il principale principio attivo della cannabis) e, sebbene nel 2013 il ministro Balduzzi abbia specificato con un ulteriore decreto che la riconosciuta efficacia dell’utilizzo farmacologico si applica a tutta la pianta della cannabis – ostacoli di varia natura si accumulino fino a costituire una barriera insormontabile per quelle persone che vogliano essere ammesse a questa cura. I dati forniti dal Ministero della Salute, che sono in distribuzione, del resto parlano chiaro: durante lo scorso anno appena 40 pazienti sono riusciti ad ottenere cannabis medicinale".
MATERIALI:
Prof Carla Rossi, Consiglio Scienze Sociali, membro dell'Osservatorio Europeo sulle droghe di Lisbona [SLIDE]
Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani [PROPOSTE AL GOVERNO]
Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni [TABELLA CANNABIS] [INTERVENTO]
Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno Tocchi Caino [RAPPORTO]
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