Riforme. Cappato: "300.000 firme senza certezza di discussione: la fine delle leggi popolari"

Eutanasia

Dichiarazione di Marco Cappato, Radicale, a nome del Comitato promotore della legge popolare per l'"Eutanasia legale"

Facendo salire dalle attuali 50 mila a 300 mila le firme necessarie per presentare proposte di legge di inziativa popolare, senza nemmeno garantire tempi certi per la calendarizzazione, l'emendamento dei relatori al ddl di riforma costituzionale assesta un colpo definitivamente mortale al già moribondo istituito delle leggi di iniziativa popolare. Accade oggi, infatti, che leggi popolari come la nostra per l'eutanasia legale restino mesi o anni in attesa di essere calendarizzate.

La fissazione di un termine preciso entro il quale una delle Camere -auditi i promotori- sia obbligata ad esprimersi con dibattito pubblico e voto palese è la condizione per qualsiasi modifica del numero di firme necessario. Altrimenti, ogni riforma sul tema avrà gli effetti di una  controriforma, realizzata per negare alla radice il diritto dei cittadini ad attivare l'iniziativa legislativa, pur previsto dall'articolo 71 della Costituzione.

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