Droga, Perduca: caro Papa, è la proibizione che ha aumentato il mercato turpe. Col controllo legale sarebbe tutto più facile. Caro @Pontifex #parliamodidroghe

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Dichiarazione di Marco Perduca, rappresentante all'Onu del Partito Radicale:

Mi permetto di segnalare a Papa Francesco che in nessuna parte del mondo le campagne di prevenzione del consumo di "droghe" sono riuscite ad avere un impatto efficace sul controllo del fenomeno. Il mercato turpe denunciato dal Papa è frutto del proibiziosmo e non delle caratteristiche intrinseche delle sostanze stupefacenti illecite.

Sono oltre 40 anni che il Partito Radicale denuncia che i danni relativi alle "droghe" non derivano da esse, ma dalla proibizione. E il mero fatto che ogni anno aumentino la produzione, il consumo e il commercio di tutte le sostanze proibite e che ogni giorno vengon scoperte nuove droghe dovrebbe insinuare il dubbio, anche nei meno addentro alla materia, che il proibionismo abbia abbondatemente manifestato i suoi fallimenti.

Non solo, a un pontefice molto attento agli utlimi, ai poveri e ai diseredati, non dovrebbero sfuggire le violazioni dei diritti umani che vengono portate avanti in nome della "guerra alla droga": le carceri son piene di spacciatori trattati in modo disumano e degradante, i contadini andini o afgani sono schiavizzati e sfruttati, le donne usate come "mule", i bambini ridotti spacciatori e maltrattati e, cosa forse ancor più grave, l'80% del mondo non conosce analgesici in virtù della guerra all'oppio.

Il 26 giugno sarà la giornata mondiale per la lotta alla droga; se nei prossimi giorni si riuscisse ad aprire un dibattito non ideologico in materia, son convinto che anche in Vaticano, dove certi temi fortunatamente non son più ossessioni, si propagherebbe il buon senso del controllo legale delle sostanze stupefacenti. Caro @Pontifex #parliamodidroghe

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