Rifiuti: multe stratosferiche Ue per l’Italia. È ora che i responsabili paghino il conto dei loro misfatti, anziché prelevarlo dalle tasche dei cittadini. Comunicato di Radicali Italiani e Partito Radicale

Rifiuti

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani, d’intesa anche con Marco Pannella, a nome e per conto del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito

“Oggi la Commissione Europea ha chiesto alla Corte di Giustizia di condannare l’Italia a versare somme stratosferiche per le infrazioni riguardanti le discariche abusive di rifiuti pericolosi. Addirittura, la denuncia riguarderebbe ben 218 discariche abusive, dislocate in tutte le regioni italiane, che reiteratamente violano le direttive europee a salvaguardia della vita e della salute dei cittadini.

Quando Marco Pannella definisce lo Stato italiano “delinquente professionale” per la perpetrazione dei reati massimi nei confronti degli abitanti del suo territorio vittime della violazione di Diritti Umani fondamentali, i mezzi di informazione tacciono ritenendo le sue lotte nonviolente “non notiziabili” se non quando, portate alle estreme conseguenze, egli stia per rimetterci la vita. In questo caso, la “notizia”, raramente riguarda le ragioni della sua lotta.

Alcuni giorni fa il leader radicale ha incitato -sostenendola- l’iniziativa dell’avv. Deborah Cianfanelli (Direzione di Radicali italiani) che sta mettendo a punto un dettagliato esposto alla Corte dei Conti sul “danno erariale” provocato dallo Stato italiano ai suoi cittadini per le salatissime multe e per le voragini di bilancio provocati dai trattamenti inumani e degradanti strutturali nelle nostre carceri (violazione art. 3 della CEDU) e per l’irragionevole durata dei processi civili, penali e ammnistrativi che, secondo la Banca d’Italia, fanno perdere all’Italia ogni anno 1 punto percentuale di PIL (violazione art. 6 della CEDU), oltre alla sofferenza inescusabile provocata a milioni di persone.

Massimiliano Iervolino con il suo libro “Roma, la guerra dei rifiuti”, Maurizio Bolognetti con il suo “La peste italiana. Il caso Basilicata. Dossier sui veleni industriali e politici che stanno uccidendo la Lucania” sono solo due esempi di radicali che documentano violazioni decennali del diritto italiano e comunitario. Il problema è che in uno Stato come quello italiano, dove sono carta straccia le regole democratiche, loro, come altre decine di resistenti, rischiano di emettere silenzio se – attraverso il ricorso alle giurisdizioni italiane e internazionali che Partito Radicale e Radicali italiani stanno organizzando in modo massiccio – i responsabili dello sfascio continuano a rimanere sconosciuti oltre che impuniti, facendo pagare il conto ai cittadini e abitanti del territorio, sin d’ora ipotecando la vita e la sopravvivenza stessa delle future generazioni degli esseri viventi.”

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