Expo 2015/ Vecellio: Dall'Authority un rapporto umiliante. Appalti senza controlli per mezzo miliardo di euro. Politici che non vedono, non sentono, non parlano...

Expo Milano

È un rapporto umiliante, quello dell'Authority dei contratti al presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone a proposito di Expo 2015.

È quanto dichiara Valter Vecellio della direzione di Radicali italiani:

Apprendiamo di appalti senza controlli per mezzo miliardo di euro: denaro pubblico sottratto "alle norme e ai controlli" in nome dell'"emergenza" più prevista del mondo. "Ben 82 disposizioni del Codice degli appalti sono state abrogate con quattro ordinanze della Presidenza del consiglio  così da escludere l'Autorità Garante per la vigilanza dei contratti pubblici e la Corte dei conti da ogni tipo di reale controllo. Emergono affidamenti diretti oltre le soglie consentite, riferimenti a commi di legge inesistenti, procedure ristrette poco giustificabili. Ben 72 appalti sono stati consegnati "senza previa pubblicazione del bando", tra cui figurano il mezzo milione a Publitalia per la fornitura di spazi pubblicitari e i 78mila euro per 13 quadricicli alla Ducati energia, impresa della famiglia del ministro dello Sviluppo Federica Guidi. A Fiera Milano congressi è affidata l'organizzazione di un meeting internazionale dal valore di 881mila euro. Per non dire di quello che si possono spartire le organizzazioni criminali.

Quando l'Authority ha potuto accertare come stanno le cose ne son venute fuori (si fa per dire) delle belle. A marzo del 2013, dopo uno screening dello stato di avanzamento della costruzione della Pedemontana, oltre a segnalare gravi ritardi si è individuato un incremento del costo complessivo dell'opera complementare all'Expo di 250 milioni di euro. Nella relazione ispettiva si legge che l'appalto era stato affidato con "elementi oggettivi di distorsione della concorrenza e conseguente alterazione del risultato della gara". In sostanza appalto sbagliato, costi impazziti, autostrada che rischia di non essere mai terminata.
Insomma: un quadro desolante; e ancor più desolante la mancata vigilanza, il nessun controllo, da parte di chi doveva e poteva denunciare, vigilare, controllare. Oggi come trent'anni fa la logica e lo spirito che ha animato tanti è stato quello dell'aggiungi un posto a tavola. A Milano, in Lombardia, maggioranze e opposizioni si comportano come le tre classiche scimmiette: non vedono, non sentono, non parlano.

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