Petrolio, Bolognetti: Caro Effendi Prodi, no grazie, abbiamo già dato

Basilicata giacimenti e oleodotti

Nomisma braccio armato delle compagnie

Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Segretario di Radicali Lucani

 

Volendo essere cattivi, si potrebbe dire che il “mare di petrolio” di cui parla Romano Prodi, oltre a giacere nel nostro sottosuolo, giace anche sotto i piedi di Nomisma e degli specialisti in consulenze.

Effendi Prodi ha voluto unire la sua voce al folto coro dei tanti che, costi quel che costi, vogliono fare un sol boccone della Basilicata Saudita. Ovviamente i costi, ad iniziare da quelli ambientali, sono nostri e i vantaggi tutti delle compagnie e di chi ruota attorno al dorato mondo del Far West petrolifero lucano.

Il professor Prodi, come in precedenza già fatto da Tabarelli e Profumo, parla di benefici, ma evita accuratamente di fare riferimento ai costi e segnatamente ai costi ambientali, che pure dovrebbero rientrare nei calcoli di questi Soloni.

Considerando che non risulta che Eni, Shell e Total vendano il petrolio estratto in Basilicata al di sotto dei prezzi di mercato, il nostro caro Professore dovrebbe spiegarci quale sarebbe il vantaggio che ne trarrebbe il Paese al di là dei 2,5 miliardi di euro in tasse.

E soprattutto, dovrebbe dirci se questa cifra può giustificare un ulteriore assalto al territorio di una regione che per il 65% è già vincolato da titoli minerari autorizzati e istanze per il conferimento di nuovi titoli.

Le compagnie petrolifere non sono delle dame di carità e il vantaggio economico, collegato alle minori importazioni, è una gigantesca bufala. Il Professore, infatti, oltre a non considerare i costi ambientali, che sono di gran lunga superiori ai vantaggi fiscali, basa le sue argomentazioni sul presupposto fasullo che il greggio estratto in Italia venga venduto con un qualche sconto ai clienti finali.  

Nel prendere atto che Nomisma si sta rivelando una sorta di braccio armato delle compagnie operanti in Basilicata, voglio dedicare a Romano Prodi una nota canzone di Renato Carosone: “Comme si’ bello a cavallo a stu cammello, cu’ o binocolo a tracollo…”

Approfondimenti

Gazzetta del Mezzogiorno, 21 maggio 2014

Nuova del Sud, 21 maggio 2014

Il Quotidiano della Basilicata, 21 maggio 2014

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