Fecondazione, Gallo: bene venga inserita nei Lea. Lorenzin sia in linea con ciò che ci chiede l'Europa

Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni
Ci associamo come Associazione Luca Coscioni alla giusta richiesta delle società scientifiche al Ministro Lorenzin di inserire le tecniche di procreazione medicalmente assistita nei Livelli Essenziali di Assistenza.
Già nel 2008, quando il Ministero della Salute era retto da Livia Turco, riuscimmo insieme anche alle associazioni di pazienti (Amica cicogna, Cerca un bimbo, L'altra cicogna, Unbambino.it) a far inserire nei Lea, riconoscendone il carattere di patologia, l'infertilità e la sterilità, a cui ora si può rispondere solo ricorrendo a tecniche di fecondazione ma con una grossa disparità regionale, creando nuove ed ulteriori discriminazioni, rispetto a quelle che già ci ha imposto per dieci anni la legge 40, ormai quasi del tutto svuotata.
Purtroppo la bozza dei nuovi Lea fu modificata dal successivo Ministro Fazio che eliminò l'infertilità e la sterilità e che come i successivi Governi non aggiornò i Lea. Continui rinvii, nonostante le proteste dei malati e delle associazioni come quella Coscioni, che da anni cercano con scioperi della fame e richieste specifiche ai Governi di aggiornare i Lea e il nomenclatore tariffario.
Per non parlare del fatto che ad ogni legge di stabilità o finanziaria - come si voglia chiamarla - i finanziamenti per la legge 40 vengono dimezzati a discapito delle coppie che soffrono di una patologia non riconosciuta in Italia.
E' bene ricordare che la Risoluzione del Parlamento europeo del 21 febbraio 2008 sul futuro demografico dell'Europa "rileva che l'infertilità è una patologia riconosciuta dall'Organizzazione mondiale della sanità, suscettibile di avere gravi conseguenze, come la depressione; sottolinea che la sterilità è in aumento e colpisce attualmente circa il 15% delle coppie; invita pertanto gli Stati membri a garantire il diritto delle coppie all'accesso universale al trattamento contro l'infertilità".
Inoltre il 5 aprile scorso è entrato in vigore il decreto legislativo che, recependo la direttiva Europea 2011/24/UE, prevede la possibilità di farsi curare all’estero per qualsiasi tipo di patologia, ottenendo entro 60 giorni il rimborso delle spese sostenute.
Dunque il Ministro Lorenzin, candidata alle prossime elezioni europee, per essere il linea con l'Europa stessa non può non attivarsi al fine di rimuovere ogni ostacolo alle coppie per garantire l'accesso alle tecniche di fecondazione ed evitare nuove migrazioni oltre confine e dare del nostro Paese una rappresentazione di uno Stato che discrimina i propri cittadini.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.