Expo, Cappato: "Renzi, Pisapia e Maroni non si nascondano dietro a Sala"

Il ruolo di Ad e quello di Commissario vanno separati. Pisapia si assuma la responsabilità, oppure si individui un altro nome
Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del Gruppo Radicale - federalista europeo
Per salvare Expo, non basta aggiungere nuovi controllori con l'istituzione di fantomatiche "task-force anticorruzione", come propone il Governo, e l'individuazione di figure "che non abbiano contatti né rapporti con la Lombardia", come chiede Roberto Maroni con emblematica inversione dello slogan leghista "Prima i Lumbard!". Esiste, invece, un vizio di fondo che richiede una decisione immediata. Come lo stesso Giuseppe Sala ha sottolineato in queste ore, non si può immaginare di gestire Expo 2015 soltanto attraverso una società per azioni. Se è vero che in queste ore Sala ha chiesto un coinvolgimento diretto del Governo, non si può che dargli ragione: è necessaria un'assunzione di responsabilità delle istituzioni e della politica.
È infatti da irresponsabili continuare a scaricare su Giuseppe Sala tutte le responsabilità di Expo, per paura di bruciarsi le dita con l'enorme mole di affari che gira intorno. Renzi, Maroni e Pisapia devono individuare una responsabilità politica forte, che abbia il compito di rilanciare i contenuti (completamente scomparsi) e verificare i risultati. La confusione dei ruoli tra Amministratore delegato e Commissario straordinario unico fa pesare sulla testa di Giuseppe Sala le responsabilità al contempo di gestione, di indirizzo e di controllo. All'inizio, il ruolo di Commissario Expo fu assunto da Letizia Moratti. Poi fu sdoppiato tra Pisapia e Formigoni. Poi c'è stata la ritirata della politica -a parte quella degli affari ed affaristi- ed è stato un errore. A questo punto, o Giuliano Pisapia torna ad assumere il ruolo di Commissario, oppure Pisapia, Maroni e Renzi si mettono d'accordo su un'altra soluzione, che non sia più quella di nascondersi dietro le spalle, pur robuste, di Giuseppe Sala.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.