Droga, Perduca: adesso Renzi smantelli il Dipartimento politiche antidroga

Marco Perduca

Dichiarazione di Marco Perduca, senatore nella XVI legislatura e rappresentante all'Onu del Partito Radicale:

Dopo aver posto, e ottenuto, la fiducia sulle (ahime' poche) modifiche alla legge sulle droghe, Matteo Renzi, che ha tenuto per se' le deleghe per la gestione del Dipartimento sulle politiche antidroga, dovrebbe prendere in seria considerazione la decisione di chiuderlo o riformarlo alla radice. Negli anni in cui e' stato retto dal tandem Giovanardi-Serpelloni il DPA s'e' distinto solo ed esclusivamente per una gestione prepotentemente anti-scientifica arrivando a spendere milioni di euro per farsi pubblicita' con decine di inutili siti web e altrettante inefficaci campagne di "prevenzione". Ci sarebbe da chiedere i danni ai due ma, vista la grande attenzione del Presidente del Consiglio ai costi della pubblica amministrazione e' a dir poco auspicabile che s'adopri affinche' le attivita' del DPA vengano portate avanti esternalizzandole verso eccellenze scientifiche, come per esempio il CNR, al fine di elaborare dati reali e non desideri di questo o quel alleato politico, e rafforzando la collaborazione cogli operatori del settore che non hanno come missione la redenzione dei tossicomani ma la loro cura - cura da ricercare anche con l'uso medico delle stesse sostanze intossicanti. Quindi si cambi verso chiudendo il DPA e tutto cio' che di inutile e dannoso ha sempre significato, e si crei un'Agenzia sulle politiche sulle droghe piu' snella e capace di far tesoro delle migliori pratiche nazionali e degli esempi di efficienza ed efficacia che ormai da anni danno risultati consolidati in mezza Europa.

© 2014 Marco Perduca. Tutti i diritti riservati



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