Giustizia. Vecellio: se Berlusconi e i suoi consiglieri vedessero al di là del loro ombelico...

I radicali, in quanto organizzazione politica non saranno presenti con proprie liste e simboli alle prossime elezioni per il Parlamento Europeo. Non ci sono le condizioni minime che rendano possibile e praticabile una consultazione elettorale che si e' voluto trasformare in una sostanziale truffa ai danni del cittadino-elettore messa in essere pregiudicando e ledendo innanzitutto il diritto fondamentale a essere informati, l'einaudiano conoscere per poter giudicare. E' quanto scrive su "Notizie Radicali" Valter Vecellio, della direzione di Radicali italiani.
La (s)partitocrazia, prosegue Vecellio, sta definitivamente chiudendo il ciclo cominciato 60 anni fa: Matteo Renzi e Beppe Grillo sono due nuovi/vecchi protagonisti di una politica dove maggioranza e opposizione, progressisti e conservatori, sinistra e destra non sono piu' distinguibili e sono anzi interscambiabili: come i ladri di Pisa che fingono di litigare per meglio spartirei il bottino.
La questione di queste ore - a questo siamo! - sembra essere Berlusconi ai servizi sociali, che gli potrebbero essere revocati se si azzarda a esprimere commenti non graditi sui magistrati e opinioni "fuori linea" sulla magistratura. Se dovesse per esempio esprimere una valutazione negativa sull'atteggiamento dell'ANM che non accetta tagli agli stipendi, questo sarebbe il segno di un non ravvedimento? E i benefici di cui usufruisce gli verrebbero revocati?
Berlusconi mesi fa ha personalmente firmato i referendum radicali sulla giustizia, falliti perche' la doverosa informazione su questi temi e' dolosamente venuta meno. E' un "pacchetto" referendario che costituisce un vero e proprio programma di governo riformatore sulla e della giustizia.
Berlusconi, che dice di avere a cuore le questioni della giustizia, ha un modo per dimostrarlo senza per questo prestare il fianco a prevedibili ritorsioni: attraverso i mezzi di comunicazione di cui dispone assicuri e garantisca una autentica campagna informativa sui temi della giustizia, a partire dai quesiti referendari. Sarebbe un ottimo contributo, e il paese ne avrebbe un beneficio straordinario, il solo modo per cominciare ad occuparsi seriamente di giustizia tornando ad essere quel liberale che voleva essere, e che per un attimo si spero' fosse. Probabilmente pero' anche questo appartiene a quel possibile destinato ad essere schiacciato dal probabile...
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