Droghe, Bernardini e Manfredi: Renzi si tiene le deleghe su Politiche Antidroga? Allora sostituisca Serpelloni e convochi finalmente Sesta Conferenza nazionale

Serpelloni

Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani, e Giulio Manfredi, Direzione RI:

 
Durante il Consiglio dei Ministri di ieri, il premier Matteo Renzi non ha conferito le deleghe per le funzioni relative alle Politiche Antidroga, riservandole dunque a se stesso.

Ci rivolgiamo, pertanto, direttamente a lui per richiedere due provvedimenti: la rimozione del Prof. Giovanni Serpelloni dalla carica di capo del Dipartimento Antidroga, per segnare una reale soluzione di continuità, dopo l’ “era Giovanardi” (supportata in tutto e per tutto da Serpelloni), sconfessata dalla recente sentenza della Corte Costituzionale; l’indizione entro il 2014 della “Sesta Conferenza nazionale sulle politiche antidroga”, che abbia come base di discussione la revisione delle politiche proibizioniste sulle droghe, visto il loro totale fallimento. Ricordiamo a Renzi, ma anche a Serpelloni, che tale Conferenza nazionale dovrebbe essere convocata per legge (art. 1, comma 15, DPR 309/90) ogni tre anni; l’ultima Conferenza si tenne a Trieste nel marzo 2009.

Aggiungiamo, infine, che l' EMCDDA (Osservatorio Europeo Droghe e Tossicodipendenze), Agenzia del Consiglio d'Europa con sede a Lisbona, giudica in modo del tutto inattendibile i dati raccolti e trasmessi dal Dipartimento Antidroga Italiano, tanto che suggerisce di interpretarli con cautela. E' ora, dunque che, anche da questo punto di vista, l'Italia inizi a fare indagini sul fenomeno che abbiano attendibilità scientifica, come più volte sollecitato dalla Prof.ssa Carla Rossi, ordinario di statistica medica all'Università di Roma Tor Vergata.

 

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