Dichiarazione di Marco Beltrandi, componente della Direzione nazionale di Radicali Italiani, già parlamentare radicale nella XV e XVI legislatura
“Non intendo minimamente difendere l’attuale assetto del bicameralismo italiano paritario, sicuramente da riformare. Ma una riforma di questa portata non può essere stabilita da poche persone in due mesi e imposta alle Camere con il ricatto delle dimissioni dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Ma soprattutto, venendo al merito, dovrebbe tenere conto dell’assetto complessivo dell’ordinamento costituzionale italiano, dovrebbe, anzi deve cioè essere calibrata e valutata in un ambito generale, non affrontata separatamente per ogni singola voce ed istituzione
Infatti, se è necessario velocizzare l’iter legislativo e rafforzare l’esecutivo non si vede perché per fare questo si debba creare un parlamento debole, reso tale da un Senato partime, che è facile prevedere sarà marginale e disertato persino nei suoi lavori.<
E’ora di finirla, infatti, di inventarsi sistemi italiani per fare le riforme istituzionali e quelle elettorali: si riprendano i migliori modelli storicamente collaudati, e si importino nel nostro Paese dove produrranno effetti analoghi. Per esempio negli USA il Governo è forte e non dipende dalla fiducia del Parlamento, che è anch’esso molto più forte di quello italiano, in un sistema di pesi e contrappesi, in un sistema presidenziale, maggioritario ed autenticamente federalista.
Ma in Italia si preferisce procedere per approssimazione, con fretta, “purchè si faccia”. Auguri.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati