Militari russi in Crimea/Radicali: Anche per zar Putin non c’è il due senza tre: prima la Cecenia, poi la Georgia e adesso l’Ucraina

Dichiarazione di Giulio Manfredi, Direzione Radicali Italiani, e Igor Boni, presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta:
"Tutto come previsto. Finite le Olimpiadi di Sochi, Putin rimette l'elmetto. A Mosca mette la mordacchia al leader dell'opposizione, Alexey Navalny. A Rostov dà ospitalità e asilo politico all'ex presidente ucraino Yanukovich, inseguito da un mandato di cattura internazionale. Fuori dai confini russi, applica la stessa tecnica già utilizzata nel 2008 in Georgia, in Abkhazia: creare le condizioni per denunciare una presunta violazione dei diritti delle minoranze russofone o filorusse e prendere questo a pretesto per invadere militarmente uno stato sovrano. Il Governo russo minaccia militarmente l'Ucraina tramite il cavallo di Troia della Crimea; il tutto in barba alle convenzioni internazionali, ai diritti e alle leggi. Di fronte a tutto questo, qual'è la risposta dell'ONU, dell'Unione Europea, dell'Italia tramite il nostro nuovo Ministro degli Esteri? Se il copione sarà quello recitato in Georgia o nel 1999 in Cecenia, la previsione è facile: parole di circostanza e nessuna sostanza.
Lo zar Putin, dopo la Cecenia e la Georgia, ha ora nel mirino l'Ucraina, territorio strategico per il controllo delle vie del gas e per esercitare la pressione del Cremlino sull'Unione Europea. Una UE che dovrebbe avere una difesa e un esercito comuni e una politica estera comune mentre continua invece ad essere frammentata in Stati nazionali che hanno sempre meno ragione di esistere in quanto tali, con buona pace dei vari movimenti indipendentisti e antieuropeisti che fioriscono in ogni dove.
Una risposta ai venti di guerra che spirano dal Mar Nero puo' venire solo dai cittadini europei; facciamo sentire a zar Putin la nostra voce e il nostro sdegno prima che riesca a scrivere un nuovo capitolo delle sue guerre di conquista.”
Torino, 28 febbraio 2014
http://www.radicali.it/forum/russia-del-nuovo-zar-vladimir-putin
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