Fecondazione, Filomena Gallo al convegno Sifes: nuovo Governo scriva una nuova legge sulla fecondazione assistita a partire dalle proposte Radicali

Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni, a margine del convegno Sifes in corso a Roma presso l'Hotel Nazionale
In dieci anni i governi che si sono susseguiti hanno preferito non porre all' ordine del giorno la riforma della legge 40. Appartiene ad uno Stato di diritto e non etico l' emanazione di buone leggi per l' affermazione dei diritti di tutti i cittadini e la legge 40, ancora difesa dal Governo, contraddistingue il modo di legiferare di uno Stato purtroppo etico. Nella scorsa legislatura sono state depositate proposte dai parlamentari radicali per la modifica della legge 40. La proposta elaborata dunque anche dall' Associazione Luca Coscioni con giuristi, esperti, per la riforma della legge 40 sia presto in entrambi i rami del Parlamento e divenga legge per la salute di tante persone che desiderano solo avere un bambino.
Di seguito l'estratto dell'intervento di Filomena Gallo al convegno Sifes:
In Italia non è consentito ricavare cellule staminali da embrioni umani, lo vieta la legge 40/04. Sappiamo che la ricerca sulle cellule staminali non si è arrestata nel nostro Paese nel 2004 (anno di emanazione della legge), nonostante tali restrizioni. La ricerca è proseguita su materiale importato dall'estero. Non essendo espressamente previsto il divieto di sperimentare su cellule staminali embrionali, laddove esse siano lecitamente prodotte all'estero, non si potrà perseguire il ricercatore italiano che le utilizzi per svolgere attività di ricerca. Non possono dunque accettarsi divieti penali impliciti. Se il legislatore non prevede come reato comportamenti simili a quelli incriminati e che appaiono sempre bisognosi e meritevoli di una sanzione penale, sarà solo il legislatore a poter intervenire colmando la lacuna.
Una volta esclusa la possibilità di estendere una sanzione penale anche a condotte non specificatamente previste dal legislatore, si potrebbe pensare che in realtà la legge 40/2004 all'art. 13 stabilisca un esplicito divieto di sperimentazione sulle cellule staminali embrionali. Ma l'art. 13, comma 1, non nomina neppure le cellule staminali embrionali; si limita a vietare la sperimentazione sugli embrioni umani. Nel momento in cui lo scienziato italiano fa ricerca su cellule staminali embrionali (prodotte all’estero e importate nel nostro Paese), non opera su un embrione: non esiste più l’embrione da cui quella cellula è stata ricavata (da altri, in uno Stato la cui legislazione consentiva quella pratica); né quella cellula potrà a sua volta diventare un embrione, essendo priva di totipotenza.Tale fenomeno rivela una delle più grandi ipocrisie della legge 40/2004. In Corte Costituzionale il giorno 8 aprile anche questo divieto sarà valutato e il prossimo 18 giugno invece l’Italia sarà nuovamente sulla legge 40 sul banco degli imputati in Corte EDU.
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