Pena di morte/Iraq: Nessuno tocchi Caino, una furia di esecuzioni Iran-style

iraq pena di morte.jpg

Dopo le 26 esecuzioni effettuate domenica scorsa, l’Iraq ha impiccato altre 11 persone oggi, portando a 37 il totale di esecuzioni in meno di una settimana. Le due recenti tornate di impiccagioni sono state confermate dal Ministero della Giustizia iracheno in due comunicati distinti, mentre non sono state ancora confermate altre 12 esecuzioni che sarebbero state effettuate nella giornata di ieri. 

Secondo i dati di Nessuno tocchi Caino, nel 2013 l’Iraq ha giustiziato almeno 165 persone e un totale di almeno 650 esecuzioni è stato effettuato dall’agosto 2005, quando è iniziata l’era post-Saddam della pena di morte in Iraq. 

“Questa furia di omicidi di Stato in Iraq sta facendo concorrenza a quella del regime iraniano dei Mullah, che da sponsor politico di al-Maliki sta divenendo un modello da seguire in tutto per tutto, anche come primo Stato-boia dell’area,” ha dichiarato Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino. “Le ragioni e i segreti di Stato che hanno accompagnato e coperto la decisione di Bush e Blair di portare la guerra in Iraq nel 2003, emergono oggi fatalmente anche in questa tragica attualità forcaiola,” ha concluso Sergio D’Elia.

 

© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.