Unioni civili. Magi: Vicariato spera si ripeta quanto accadde nel 2007 quando maggioranza Veltroni bocciò delibera di iniziativa popolare

Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale eletto nella Lista Civica Marino
Il Vicariato di Roma definisce la delibera sulle Unioni civili una "forzatura giuridica" e un atto discriminatorio nei confronti delle famiglie basate sul matrimonio. Bisogna smentire le gerarchie ecclesiastiche della Capitale ricordando che non c'è alcuna forzatura giuridica perchè la delibera agisce in ambito amministrativo in attuazione dello Statuto di Roma Capitale che ha recepito il Principio di non discriminazione contenuto nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Certamente l'orizzonte giuridico di riferimento è quello che dovrebbe guidare anche l'attività del Parlamento italiano: la sentenze della corte di cassazione e della corte costituzionale che chiedono un intervento legislativo che garantisca il “diritto alla vita familiare”; il Parlamento europeo si è espresso “contro le definizioni restrittive di famiglia che hanno lo scopo di negare la tutela giuridica alle coppie dello stesso sesso e ai loro figli”.
In realtà il Vicariato spera che nel 2014 si ripeta quanto accadde nel 2007 quando la maggioranza dell'allora sindaco Veltroni bocciò la delibera di iniziativa popolare radicale, dopo l'incontro del sindaco con il card. Bertone. Miriam Mafai su Repubblica la definì la "prima sconfitta per il Pd" che stava nascendo in quei mesi.
All'on. Tredicine voglio ricordare che oltre ottomila cittadini romani l'anno scorso hanno firmato la delibera di iniziativa popolare sulle unioni civili, delibera che in violazione dello Statuto non è mai stata calendarizzata dal consiglio.
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