41bis, Turco: le parole di Totò Riina non sono le minacce di Totò Riina

Totò Riina

Dichiarazione di Maurizio Turco, già deputato radicale:

"Da anni denunciamo che è una inutile misura afflittiva il vetro divisorio nei colloqui tra detenuti in 41bis e famigliari; per cautelarsi dal fatto che i detenuti affidino ai propri famigliari ordini da portare all'esterno è sufficiente registrare i colloqui alla presenza degli agenti, come già accade.

Ma accade anche che due detenuti in 41bis, peraltro in area riservata, ovvero un 41bis nel 41bis, che hanno diritto ad 1 ora d'aria al giorno, senza alcuno sforzo sono in grado di far pervenire messaggi all'esterno peraltro senza che il messaggero sia immediatamente trattato come sono trattati detenuti e parenti accusati di dare e ricevere ordini magari sulla base di articolate e complesse "decodificazioni" di parole, gesti, smorfie, disegni.

In questo caso non c'è nulla da decodificare.

Totò Riina parla ma non minaccia perché lui dovrebbe avere la certezza che quelle parole finiranno al massimo sul tavolo di un magistrato, non su tutti gli organi di stampa, pubblici e privati, cartacei, radiofonici, televisivi e negli orari di massimo ascolto. Che se minaccia concreta fosse stata la si sarebbe tenuta segretissima e si sarebbe fatto di tutto per non farla pervenire a chi avrebbe dovuto o potuto eseguirla, con tutte le varianti più o meno logiche del caso."

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