Forconi/Radicali: a Torino il “modello Val Susa” con libertà di azione per violenti di ogni sorta. Subito una grande manifestazione con Renzi per mandare a casa Cota ma anche per la legalità

Cota incompatibile

Gli esponenti radicali torinesi Igor Boni, Giulio Manfredi e Silvio Viale:

È ormai evidente che il “modello Val Susa” si allarga ai "forconi". Si parte da rivendicazioni discutibili, ma del tutto legittime, con l'intenzione di esprimerle in modo pacifico, ma poi l'egemonia passa al fronte comune dei violenti, che nel caso specifico va dai fascistoidi agli ultras da stadio, dagli antagonisti ad evidenti infiltrazioni criminali. L'incapacità di esprimere una regia autorevole che sappia gestire la protesta diventa un via libera per gli assalti di violenti di ogni sorta. Di fronte a tutto questo, innanzitutto, non si deve temere una risposta delle forze dell’ordine adeguata alla minaccia, ferma e decisa.

Ci deve, però, essere anche una risposta adeguata della politica. Avevamo già ammonito le forze di opposizione alla giunta Cota di non abbandonare la piazza a Grillo; a maggior ragione, non bisogna lasciarla ai nuovi “Boia chi molla”.

Per questo riteniamo che il PD debba organizzare subito, assieme a tutte le altre forze di opposizione, una grande manifestazione nazionale a Torino, con Matteo Renzi, per mandare a casa Cota, per andare alle elezioni insieme a quelle europee, ma anche "Per la legalità, contro lo sfascismo dei nuovi barbari”.

Torino, 10 dicembre 2013

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