Desecretare i documenti della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

Rifiuti

Dichiarazione di Massimiliano Iervolino membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani.

Intorno al traffico illecito di rifiuti tossici e radioattivi continuano ad esserci fin troppi segreti. Proprio per questo condivido interamente la lettera appello che Greenpeace ha inviato al presidente del Senato Pietro Grasso e della Camera Laura Boldrini. In tale messaggio si chiede la pubblicazione di tutti i materiali acquisiti in oltre dieci anni di attività della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Infatti troppe sono le audizioni ed i documenti che sono ancora sottoposti a segretezza. Tant’è che, come riportato nell’articolo di Andrea Palladino pubblicato il 27-11-2013 sul Manifesto, sarebbero più di mille i dossier inaccessibili, rapporti firmati finanche dai due servizi di intelligence italiani, l’Aisi e l’Aise e informative del Copasir quando a dirigerlo era Massimo D'Alema.

I contenuti riguardano le «navi dei veleni», i traffici con la Somalia ed altro ancora. Seppur tale documentazione non sarebbe decisiva a livello giudiziario lo è invece per far conoscere ai cittadini italiani questo capitolo così oscuro della nostra storia. Proprio come è accaduto con i verbali dell’audizione di Carmine Schiavone che, sebbene non abbiano rilevato nulla di nuovo, hanno avuto il merito di rimettere all’ordine del giorno un problema grave ed irrisolto come quello della “terra dei fuochi”. Anche per questo è essenziale appoggiare l’iniziativa di Greenpeace che, come direbbe Marco Pannella, segue quella direzione utile ad affermare il diritto umano alla verità

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