Disoccupazione giovanile, Cappato: l'Italia proponga lo spazio europeo per la ricerca scientifica

Da domani al Parlamento europeo di Bruxelles si terrà la Sessione preparatoria del Terzo Congresso Mondiale per la Libertà di ricerca
Dichiarazione di Marco Cappato, Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni
Non c'è da stupirsi che il Vertice dei Capi di Stato e di Governo tenutosi a Parigi si sia concluso senza grandi novità sulle misure concrete per lottare contro la disoccupazione, in particolare giovanile. Le pessime condizioni economico-finanziarie degli Stati nazionali e la debolezza degli strumenti europei lo hanno impedito.
In tale contesto, c'è il rischio che anche la Conferenza europea per l'occupazione dei giovani, che si terrà a Roma nella prima parte del 2014, sia la sede e l'occasione per petizioni di principio più che per provvedimenti con effetti reali.
L'Unione europea e i suoi Stati nazionali -a partire dall'Italia- dovrebbero inserire nell'agenda della Conferenza il tema della ricerca scientifica come strumento sul quale fare leva prioritariamente per una ripresa occupazionale qualificata e non assistenziale. In particolare, una riforma istituzionale che non richiede grandi esborsi, ma il coraggio di regole intelligenti è quella della creazione di uno "Spazio europeo della ricerca", che significa tra le altre cose: una politica comune europea sulla ricerca e un coordinamento europeo dele politiche nazionali, libera circolazione di ricercatori, unificazione delle regole sulle carriere accademiche.
Di ricerca europea -e di ricerca libera dalle pressioni e minacce fondamentaliste e ideologiche- discuteremo il 14 e 15 novembre al Parlamento europeo di Bruxelles in occasione della Sessione preparatoria del Terzo Congresso Mondiale per la libertà di ricerca, in presenza di personalità come il Commissario europeo Tonio Borg, il Premio Nobel John Sulston e la Ministra Emma Bonino.
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