Congresso Radicali italiani: le proposte del Segretario Mario Staderini

Staderini: promuovere lista per gli Stati uniti d'Europa. Impedire che messaggio Camere di Napolitano rimanga messaggio in bottiglia.
Chianciano, 1 novembre 2013
"Di fronte all'avanzata, anche in Italia, delle reazioni nazionalpopuliste ed antieuropeiste, come Radicali dobbiamo promuovere e sostenere in vista delle elezioni europee una lista per gli Stati Uniti d'Europa, aperta non solo al mondo liberale ma a chiunque abbia il federalismo europeo come priorità."
Questa una delle proposte che Mario Staderini ha posto oggi nella sua relazione da segretario uscente al XII Congresso di Radicali italiani, dove ieri era intervenuto il Presidente dell'Alde Guy Verhofstadt. "Dobbiamo impedire che il messaggio alle Camere del Presidente Napolitano rimanga un messaggio in bottiglia" ha proseguito Staderini, riferendosi ai provvedimenti di amnistia e indulto fermi in Parlamento e alla urgenza di restituire agli italiani una giustizia che funzioni.
"A chi oggi dice che al posto o prima dell'amnistia bisogna cambiare le leggi su immigrazione e droghe, chiedo dove stava questa estate quando raccoglievamo da soli le firme sui referendum che colpivano proprio la legge Bossi-Fini e la Fini-Giovanardi."
Rispetto alla recente campagna referendaria, il Segretario di Radicali italiani ha preannunciato la denuncia dello Stato italiano al Comitato diritti umani dell'Onu per le violazioni avvenute a danni dei diritti civili e politici dei cittadini "e presseremo il Parlamento affinché modifichi le regole che rendono la procedura referendaria strumento per impedire ai cittadini di promuovere quei referendum non graditi da una componente della partitocrazia."
"In questi anni" - ha sottolineato Staderini- " Radicali italiani ha mostrato limiti strutturali e statutari nell'essere strumento di mobilitazione e aggregazione. Dobbiamo riformare il Movimento perché possa, attraverso la Rete, essere al servizio della mobilitazione di iscritti e militanti, riconoscendo il pieno diritto di voto e firma a distanza e aprendo una campagna di iniziative popolari su tutti i temi radicali."
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