Referendum radicali: oggi li hanno firmati 323 detenuti del carcere di Torino. I cittadini liberi possono firmarli nel Comune di Torino e in tutte le circoscrizioni solo domani e giovedì. Ultimo fine settimana di raccolta firme.

Oggi, dalle 10:00 alle 15:00, una “task force” radicale guidata dagli avvocati Alberto Ventrini e Mauro Anetrini ha raccolto le firme dei cittadini detenuti nel carcere “Lorusso e Cotugno” di Torino (via Maria Adelaide Aglietta n. 31) sui 12 referendum radicali. 323 detenuti hanno firmato tutti e 12 i referendum; fra di essi anche Jonella Ligresti, che ha consegnato agli avvocati radicali il testo di una petizione sulla patente violazione dei diritti costituzionali in carcere.
Ha firmato i referendum anche il direttore dell’istituto, Giuseppe Forte.
I cittadini liberi possono firmare i 12 referendum ancora domani e giovedì presso il l’URP - Informacittà del Comune di Torino (Piazza Palazzo di Città n. 9/a) e in tutte le Circoscrizioni cittadine.
Indirizzi e orari precisi a questo link: http://www.comune.torino.it/pdf/raccoltafirmereferendum.pdf
Possono firmare presso gli uffici comunali di Torino sia i cittadini residenti in città sia tutti gli altri cittadini italiani (è sufficiente esibire un documento di riconoscimento). Nell’ultimo fine settimana di raccolta firme si potranno firmare i referendum ai seguenti banchetti radicali a Torino:
venerdì 20 settembre, dalle 17:00 alle 19;00, in via Garibaldi n. 14;
sabato 21 settembre, dalle 15:30 alle 19:30, in via Garibaldi n. 14;
domenica 22 settembre, dalle 15:00 alle 19:00, in Via Cesare Battisti n. 7, allo stand dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, durante la manifestazione “Laici in Piazza”.
Uscendo dal carcere, gli avvocati Alberto Ventrini e Mauro Anetrini hanno dichiarato:
“Portiamo con noi fuori dalle sbarre non solo le tante firme dei detenuti ma anche le loro attestazioni di affetto e di solidarietà a Marco Pannella e all’iniziativa radicale sia per l’amnistia sia per i referendum per la giustizia giusta e contro le leggi criminogene “Bossi-Fini” e “Fini-Giovanardi” su immigrazione e droghe sia, infine, in Piemonte, per la nomina del garante regionale delle carceri. Ringraziamo il direttore Forte e gli agenti di polizia penitenziaria per la disponibilità ancora una volta dimostrata nei nostri confronti.”
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