Finanziamento Pubblico, De Lucia: i grillini 'insorgono' contro la casta che si tiene il malloppo, ma non raccolgono le firme sul referendum radicale che glielo toglierebbe davvero

TUTTA FUFFA, PER NON DIRE TUTTA TRUFFA?
Dichiarazione di Michele De Lucia, tesoriere di Radicali italiani
Che la Camera avrebbe deciso di rinviare in Commissione Affari Costituzionali il ddl sul taglio del finanziamento pubblico ai partiti, come è poi oggi accaduto, non è una notizia. Che i partiti faranno di tutto per tenersi quel finanziamento nascondendolo, cambiandogli il nome, mettendogli una barba finta o rinviando continuamente ogni decisione, non è parimenti una notizia. Che sia una notizia l’indignazione grillina per il suddetto rinvio, e non il fatto che, a fronte di cotanto sdegno, il Movimento Cinquestelle non abbia raccolto una sola firma (grassetto, corsivo, sottolineato: una) sul referendum radicale - parte del pacchetto di dodici quesiti - per abolire davvero quello stesso finanziamento, è semplicemente pazzesco.
Mentre elettori e militanti grillini continuamente si manifestano ai tavoli radicali per firmare, e diversi consiglieri comunali di quello stesso movimento – li ringraziamo moltissimo, perché lo hanno fatto anche in assenza di un ordine di servizio del capo, prendendosi i loro rischi di scomunica - si sono resi disponibili per autenticare le firme, a livello ufficiale dal M5S tutto tace. E il silenzio in questo caso equivale a censura. Eppure a Grillo basterebbe poco, quasi nulla per mobilitare tutti a sostegno dei referendum e far fare anche al suo Movimento il salto dalla fase “agitazione e propaganda” alla fase “facciamo le cose veramente”. Lo sta facendo la Lega Nord che pure ha partorito i Patelli e i Belsito, perché il M5S no?
Il tempo ci sarebbe, poco, ma ci sarebbe. Ci auguriamo che l’occasione venga colta e che non sia tutta fuffa… pardon, truffa.
P.s. sui referendum ad oggi anche il Partito Democratico continua a risultare non pervenuto. Evidentemente nella “Italia giusta” dei manifesti elettorali del PD di qualche mese fa, le riforme liberali e libertarie dei nostri referendum non sono previste, si capisce come mai non sia andata granché. Ci auguriamo che l’astro nascente Matteo Renzi non sia (politicamente) morente, prenda nota e… firmi.
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