Bolognetti: Viva il Silvio Berlusconi referendario, vivano le lotte Radicali per legalizzare l’Italia Stato canaglia

Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e Direzione Radicali Italiani
Alla fine Marco Pannella ci è riuscito, lo ha con-vinto, che poi sta per vincere con, per vincere assieme e non contro qualcuno. Silvio Berlusconi questa mattina, come testimoniato dal video girato da Radio Radicale, i quesiti referendari li ha firmati tutti e non solo sei. Ha firmato anche quelli che forse - e dico forse - non condivide, e noi ci auguriamo che altri ne seguano l’esempio. Silvio Berlusconi ha firmato e subito è scattato il riflesso di regime teso ad oscurare quel gesto a negarne la conoscenza. Li ha firmati tutti e magari quasi a mo’ di riflesso pavloviano qualcuno ha scritto 6.
Verrebbe da ricordare quante volte in questi mesi sono stati negati, rimossi, censurati importanti pronunciamenti a favore di un provvedimento di Amnistia per questo nostro Stato canaglia. Quante volte la stessa voce di autorevoli esponenti della Cei è stata oscurata.
Silvio Berlusconi ha firmato i 12 quesiti e io dico che ha vinto e che ha prevalso la forza del dialogo.
Così come si spera possa prevalere la forza del dialogo, che vive e cammina nelle ore e nei minuti di sciopero della fame e della sete a cui Marco Pannella sta dando corpo.
In questa nostra Basilicata il gesto compiuto oggi da Silvio Berlusconi è stato in qualche modo anticipato da alcuni esponenti del Pdl, ma anche del Pd, come per esempio il Presidente Vito De Filippo.
Noi altri, intanto, proviamo ad alimentare speranze e a costruire tra le macerie prodotte dal quasi settantennio partitocratico. Continuiamo - non temendo l’impopolarità, ma consapevoli che occorre rischiarla per non essere antipopolari - ad affermare che occorre un provvedimento di Amnistia, che è allo stato dell’arte provvedimento di riforma strutturale, l’unico in grado di consentire che questo nostro Stato torni sul binario della legalità.
Sì, con Marco Pannella continuiamo a ripetere che ieri, ora, subito occorre interrompere la flagranza di reato contro i Diritti Umani e la Costituzione.
Tra qualche mese, si spera, si potrà discutere di 12 temi, di un’alternativa possibile allo sfascio, ai 9 settembre, ai miasmi di una democrazia in decomposizione. Ora, per dirla una volta di più con Ernesto Rossi, ripetiamo che “L’Italia non potrà essere diversa se non siamo noi capaci di volerla diversa. E volere è agire”.
Occorre agire, pensiero e azione, non mollare, non aver paura dell’impopolarità, non essere stantii, scontati, non farsi irreggimentare, non ammalarsi della peggiore forma di conformismo, che poi è il conformismo degli anticonformisti.
Siamo forti e ricchi di idee e proposte che si spera prima o poi riusciranno a prevalere. Sì, potrebbe anche succedere che questa piccola truppa riesca a Con-Vincere.
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