Bolognetti a Guido Viceconte (PDL): Caro Guido, cari amici del Pdl, assieme con chi ci sta, con chi ne ha compreso l’importanza possiamo davvero, ma davvero, garantire una reale alternativa allo status quo

Guido Viceconte

Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione Radicali Italiani

Nel salutare con soddisfazione l’impegno referendario preannunciato dall’on. Guido Viceconte, esprimo l’auspicio che oltre a sostenere i sei quesiti sulla “Giustizia Giusta” la macchina organizzativa del Pdl si muova anche per consentire ai cittadini lucani e agli stessi elettori del Pdl di sottoscrivere l’intero pacchetto referendario, che come è noto è composto da 12 quesiti. Oggi – e la cosa non sfuggirà a Guido Viceconte – non si tratta di votare, ma semplicemente di creare i presupposti per un grande dibattito che coinvolga nella primavera del 2014 l’intero Paese.

Oggi occorre garantire che i cittadini italiani possano usare la scheda referendaria. Oggi occorre onorare il troppo spesso vilipeso art.75 della Costituzione.

Già nelle settimane scorse i tavoli radicali sono potuti uscire anche grazie alla disponibilità di alcuni consiglieri comunali del Pdl, quali Nicola Becce, Francesco Riviello, Maria Rosaria Malvinni e al contributo di Vito Di lascio e Loredana Scaiano. A quei tavoli i cittadini hanno potuto sottoscrivere non solo i quesiti sostenuti ufficialmente dal Popolo delle Libertà, ma anche l’intero pacchetto referendario, di cui fanno parte quesiti quali l’abrogazione del Reato di Clandestinità, l’Abolizione del Finanziamento Pubblico ai Partiti e il Divorzio Breve.

Per dirla con Marco Pannella, abbiamo l’opportunità di assumere una “grande iniziativa politica in alternativa al miserevole e nauseabondo conflitto, in cui la ‘politica’ sta impantanando Stato e società”.

All’amico Guido Viceconte rivolgo, tra l’altro, l’invito a considerare l’importante segnale arrivato da Papa Francesco, che non a caso si è recato a Lampedusa e che solo poche settimane fa ha deciso per l’abolizione dell’ergastolo.

L’alternativa al 9 settembre, ai miasmi di questa democrazia in decomposizione, vive e prende corpo proprio nell’iniziativa politica e di lotta contenuta nella proposta referendaria radicale.

Iniziativa politica che si nutre in queste ore del Satygraha condotto da Marco Pannella, che continua a ripetere che occorre interrompere la flagranza di reato in atto contro i Diritti Umani e la Costituzione e ad invocare un provvedimento di Amnistia per questa nostra Repubblica criminale, che viola da oltre trent’anni la sua propria legalità sul fronte dell’amministrazione della giustizia e del suo putrido percolato carcerario.

Caro Guido, cari amici del Pdl, assieme con chi ci sta, con chi ne ha compreso l’importanza possiamo davvero, ma davvero, garantire una reale alternativa allo status quo.

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