Basilicata/Trisaia di Rotondella, Bolognetti: si chiarisca se ci sono movimenti di scorie nucleari su cui da ore si sta interrogando una intera comunità

Fonte Basilicata24, 29 luglio
Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani, Direzione Radicali Italiani
C'è un signore il cui nome inizia per B. No, non è Berlusconi. Questo signore sapeva del sito unico di scorie a Scanzano. Dirò di più, il nostro uomo non aveva nessuna intenzione di opporsi, anzi. Poi accade che la storia viene fuori e improvvisamente B fa una opportuna inversione ad U e si pone a capo della "rivolta", ricevendo sul campo i galloni di "generale". Da quel giorno fu per i gonzi e per i lucani brava gente "Il generale B". Oggi a B. vorremmo chiedere cosa hanno trasferito, nottetempo, dalla Trisaia di Rotondella all'aeroporto di Gioia del Colle o – e la cosa sarebbe di certo ancora più preoccupante per noi lucani – da Gioia del Colle alla Trisaia. E di domande senza risposta sulla Trisaia e su tutto quello che è ruotato attorno a quel centro ne abbiamo fatte tante e tante ancora vorremmo farne. Qualcosa ci ha raccontato la buon'anima del dott. Nicola Maria Pace. Resta di certo il mistero del Capitano Natale De Grazia, deceduto in circostanze misteriose. Ma anche quello, mistero era e mistero resterà.
Approfondimenti
dal libro "La Peste Italiana. Il Caso Basilicata"(Ed. Reality Book)
L’Itrec
L’acronimo Itrec sta per “Impianto di Trattamento e Ri-fabbricazione Elementi di Combustibile”. Per capire cosa sia l’Itrec basta andare sul sito della Sogin(Società gestione impianti nucleari). L’impianto Itrec è ubicato all’interno del Centro Trisaia di Rotondella(MT) ed è stato costruito tra il 1965 e il 1970 dal Cnen(Comitato nazionale per l’energia nucleare). Come spiegano sul sito della Sogin tra il 1969 e il 1971, in seguito ad un accordo tra il CNEN e la statunitense USAEC(United States atomic Energy commission) sono stati trasferiti nell’Impianto “84 elementi di combustibile irragiato uranio-torio provenienti dal reattore sperimentale Usa di Elk River”.
L’Audizione del dottor Nicola Maria Pace
Sul sito Sogin però non troviamo l’audizione dell’ex procuratore capo di Matera Nicola Maria Pace. Il dottor Pace il 20 gennaio 2010 è stato ascoltato dalla Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti e nel rispondere ad una domanda del Presidente della Commissione, l’avvocato Gaetano Pecorella, che chiedeva chiarimenti sulle indagini avviate sul Centro Itrec, ha affermato:“alla Commissione, a un organismo istituzionale di questo livello, perché si accerti...Mi riferisco alla giacenza per quanto riguarda l'impianto ITREC di Rotondella di 2,7 tonnellate di rifiuti radioattivi ad alta attività giacenti in strutture ingegneristiche di contenimento, che già vent'anni fa avevano mostrato i segni dell'usura ed erano già «scaduti», secondo il gergo tecnico utilizzato in sede di analisi di rischio, e che, essendo stati corrosi e avendo manifestato cedimenti strutturali, avevano dato luogo ai tre rilevanti incidenti nucleari. Secondo le buone tecniche di gestione dei materiali nucleari accettati in campo internazionale, questi materiali dovrebbero essere ceramizzati o vetrificati, perché solo in queste matrici si può tenere solido il materiale senza esporlo a dilavamento, a screpolature, a perdite di sostanza. L'ENEA ha sempre menato le cose per le lunghe immaginando una forma di solidificazione per cementificazione, ma all'epoca feci una consulenza per dimostrare al più alto livello scientifico possibile che la cementificazione non solo determinava un abnorme aumento dei volumi, fatto da evitare in materia di gestione del nucleare, ma esponeva i materiali al fenomeno del dilavamento, quindi a una possibilità di propagazione nell'ambiente. Mi risulta che ad oggi, almeno per quanto riguarda l'impianto ITREC di Rotondella, mentre non posso esprimermi con lo stesso grado di certezza per quello che riguarda Saluggia, non si sia proceduto alla solidificazione secondo un sistema corretto.”
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.