Referendum: Pizzarotti scrive ai Radicali “facilitare la raccolta e l’autenticazione delle firme è un dovere istituzionale”

“Ritengo un dovere istituzionale facilitare nel miglior modo possibile ogni tipo di iniziativa atta all’autenticazione ed alla raccolta di firme referendarie: giusto svecchiare la burocrazia, e dare anche ai dipendenti comunali, e non solo ai consiglieri, la possibilità di autenticare le firme. L'obiettivo futuro e comune deve essere quello di estendere il messaggio a tutti gli altri Municipi, non solo a quello di Milano e di Parma: la legge di cui parliamo è infatti già vigente, basta semplicemente applicarla. Basta il buon senso e l'opportunità.”
Così il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, nel messaggio di saluto che ha inviato al Comitato nazionale di Radicali italiani iniziato oggi a Roma sino a domenica 7 luglio.
Questa mattina il Segretario di Radicali italiani, Mario Staderini, aveva scritto ai Ministri Alfano e Cancellieri denunciando le difficoltà nella raccolta firme causata dalla mancanza di disponibilità di autenticatori soprattutto fuori dagli uffici comunali e nei fine settimana.
Una prima risposta, quindi, è venuta intanto dal sindaco di Parma, che nel suo messaggio al Comitato ha voluto spiegare la sua posizione politica sui referendum.
“Ho seguito con interesse e per molto tempo, e tuttora lo faccio, l'impegno dei Radicali per storiche battaglie, come la difesa dei diritti e della persona, della democrazia e della laicità dello Stato, ma anche per la promozione del referendum come sviluppo e progresso della democrazia diretta. Queste battaglie servono all'Italia più che mai: negli ultimi vent'anni il referendum è stato messo in secondo piano dalle forze partitiche, o all'occorrenza utilizzato quando faceva comodo, come mezzo "contro qualcuno" e non "per il raggiungimento di qualcosa". Ecco, ho un'idea diversa e quasi sacrale del referendum, sicuramente lontana anni luce dall'opportunismo e dalla strategia politica”.
Segue lettera
Il saluto del Sindaco del Comune di Parma al Comitato di Radicali Italiani:
Vi porto un cordiale, non rituale, saluto del Comune di Parma al vostro Comitato che, anche se non di persona, mi dà l'opportunità di esprimere le mie posizioni politiche: ho seguito con interesse e per molto tempo, e tuttora lo faccio, l'impegno dei Radicali per storiche battaglie, come la difesa dei diritti e della persona, della democrazia e della laicità dello Stato, ma anche per la promozione del referendum come sviluppo e progresso della democrazia diretta. Queste battaglie servono all'Italia più che mai: negli ultimi vent'anni il referendum è stato messo in secondo piano dalle forze partitiche, o all'occorrenza utilizzato quando faceva comodo, come mezzo "contro qualcuno" e non "per il raggiungimento di qualcosa". Ecco, ho un'idea diversa e quasi sacrale del referendum, sicuramente lontana anni luce dall'opportunismo e dalla strategia politica.
Come Movimento 5 Stelle abbiamo sempre sostenuto l'azione propulsiva dal basso, in grado di generare un moto cittadino indirizzato verso un più costante impegno politico. Dunque ogni idea che miri a questo proposito, è sempre una buona idea. Ritengo un dovere istituzionale facilitare nel miglior modo possibile ogni tipo di iniziativa atta all’autenticazione ed alla raccolta di firme referendarie: giusto svecchiare la burocrazia, e dare anche ai dipendenti comunali, e non solo ai consiglieri, la possibilità di autenticare le firme. Fa piacere poter condividere questa opinione con voi. L'obiettivo futuro e comune deve essere quello di estendere il messaggio a tutti gli altri Municipi, non solo a quello di Milano e di Parma: la legge di cui parliamo è infatti già vigente, basta semplicemente applicarla. Basta il buon senso e l'opportunità.
Federico Pizzarotti
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