Borgonovo: Farina Coscioni, il modo per onorarlo è operare perché il suo impegno e la sua lotta proseguano e si assicuri finalmente ai tanti malati di SLA la dignità e l'assistenza di cui hanno diritto e bisogno

Maria Antonietta Farina Coscioni, dirigente radicale e presidente onorario dell'Associazione Luca Coscioni si unisce al dolore e al cordoglio della famiglia Borgonovo.
"Sono vicina alla famiglia di Stefano Borgonovo, il calciatore di Sclerosi Laterale Amiotrofica che, con il suo impegno è diventato uno dei simboli della lotta per contrastare questa terribile malattia e trovarne, con la ricerca, i possibili rimedi.
Anche grazie a lui, al suo impegno, il paese ha potuto prendere consapevolezza dell'atroce situazione che migliaia di persone vivono con le loro famiglie, troppo spesso abbandonati e dimenticati da uno Stato che a parole esprime loro solidarietà e vicinanza, nei fatti concreti li lascia soli con i loro drammi e le loro enormi difficoltà.
Ora Stefano è tornato libero, non più prigioniero di un corpo che non era più il suo. Immagino il grande dolore della moglie e dei figli, spero che possa essere per loro motivo di consolazione quello che è stato per me l'esempio e l'impegno di Luca Coscioni: uno sprone e un incitamento a "non mollare", e a lottare perché quei diritti fondamentali - penso all'aggiornamento dei LEA, al diritto di poter usufruire di un sintetizzatore vocale e delle altre tecnologie che la moderna scienza e ricerca mette a disposizione, siano assicurati a tutte le persone malate che ne hanno bisogno. Penso che questo sia il modo migliore per onorare Stefano e i tanti come lui che lottano per la loro dignitità e il diritto alla salute che viene loro negato".
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