Bolognetti: Il pizzo sulla democrazia? Il Comune di Potenza, per esempio

Potenza

Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani, Direzione Radicali Italiani

È possibile trattare un’iniziativa referendaria alla stregua di una sagra? È possibile e succede a Potenza.

È possibile trattare una richiesta di occupazione suolo, avanzata da un comitato promotore referendum, alla stregua di una richiesta avanzata da un venditore ambulante di taralli e noccioline? È possibile e succede a Potenza.

Succede che in data 10 giugno, la dott.ssa Adele Bellino, con nota protocollo n°0043972/2013, a nome dell’Ufficio “Affari Generali e Istituzionali/Servizio Elettorale”, risponda alla richiesta di occupazione suolo pubblico avanzata dal sottoscritto a nome dei comitati referendari “Giustizia Giusta” e “Cambiamo Noi” scrivendo: “Si comunica che Vs. richiesta di occupazione di suolo pubblico in Piazza Mario Pagano inoltrata in data odierna non può essere accolta in esenzione del relativo canone, in quanto ai sensi del vigente ‘Regolamento per la disciplina del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche’ tale agevolazione è applicabile esclusivamente per le occupazioni temporanee (art. 26 comma 1 lettera b)”.

A nulla è servito per il momento far notare alla solerte funzionaria che in base alla legge n.549 del 28 dicembre 1995 art. 3 comma 67 “sono esonerati dall’obbligo al pagamento della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche coloro i quali promuovono manifestazioni od iniziative a carattere politico purché l’area occupata non ecceda i 10 metri quadrati”.

I due tavolini, che di solito allestiamo in piazza Mario Pagano, occupano di certo uno spazio non eccedente i 10 metri quadrati ed è altrettanto certo che due tavolini aperti per sei o dodici ore non possano essere considerati una occupazione non temporanea, anche se aperti per più giorni nello stesso sito.

Nel pieno rispetto dell’interpretazione autentica che la dott.ssa Bellino da del regolamento del Comune di Potenza, non posso non rilevare come lo stesso entri in contrasto con la normativa nazionale e che la posizione del Comune si traduce in un oggettivo intralcio all’iniziativa referendaria in corso, che già di “intralci” e tentativi di boicottaggio deve subirne tanti.

Con affetto mi chiedo e chiedo al Sindaco di Potenza Vito Santarsiero se per caso non ritenga di doversi rifare della mancata vendita del Tribunale gabellando i tavoli referendari.

Allo stesso Sindaco e all’intera amministrazione di Potenza dico che anziché intralciare l’iniziativa referendaria dovrebbero adoperarsi per favorire la raccolta firme e per far sapere ai cittadini che a partire dal prossimo fine settimana sarà possibile sottoscrivere i referendum radicali per la “Giustizia Giusta, la Legalità e la Democrazia” anche presso gli uffici comunali.

Approfondimenti

Al Comune di Potenza si paga il pizzo sulla democrazia (Basilicata24, 19 giugno)

Bolognetti su spazi per iniziative referendarie (Basilicatanet, 19 giugno)

© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.