Referendum, Turco: Ministero Interno suggerisce atti di opportunità che impediscono a Consiglieri comunali e provinciali di autenticare firme per iniziative popolari e referendum, così attentando ai diritti civili e politici dei cittadini

Alfano

Il ministro intervenga ad horas diramando a tutti i comuni d’italia che le previsioni di legge sono a tutt’oggi in vigore. E successivamente si occupi anche lui del direttore del dipartimento.

 

Dichiarazione di Maurizio Turco, Tesoriere del Partito radicale, già membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati:

“Rispondendo ad un quesito del Comune di Novara, il Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Minsitero dell’Interno, ha affermato che: “alla luce della sentenza di cui all’oggetto (Consiglio Di Stato, Sez.V n2501/8maggio 2013) ed in attesa di ulteriori pronunce giurisprudenziali in merito, appare OPPORTUNO, IN VIA PRUDENZIALE, non affidare ad esponenti “politici” (tra virgolette nel testo) degli enti locali il compito di autenticare le sottoscrizioni per iniziative popolari e referendarie.”

Così facendo qualcuno all’interno del Ministero sta attentando all’esercizio dei diritti civili e politici del cittadino con una misura dissuasiva (o di terrorismo democratico) attraverso la quale non impone ma invita (come se stessero educatamente imponendo un pizzo sulla democrazia) a non affidare il compito di autenticare le firme a consiglieri comunali e provinciali quando la legge NON prevede che qualcuno autorizzi ma che “i consiglieri provinciali e i consiglieri comunali … COMUNICHINO la propria disponibilità, rispettivamente, al presidente della provincia e al sindaco”. La sentenza di Stato non c’entra nulla occupandosi UNICAMENTE della parte relativa alla legge elettorale.

Chiediamo al Ministro Alfano di intervenire ad horas inviando a tutte le Prefetture una nota da trasmettere a tutti gli uffici elettorali comunali, a tutti i Sindaci, a tutti Presidenti di Provincia con la quale:

Si rammenta che, a norma dell’art. 14 della Legge 21 marzo 1990, n. 53 e successive modificazioni, POSSONO autenticare le sottoscrizioni per iniziative popolari e referendarie “i consiglieri provinciali e i consiglieri  comunali  che  COMUNICHINO  la  propria  disponibilità, rispettivamente, al Presidente della Provincia e al Sindaco”.

 

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