Difensore di vecchietti, carcerati, bambini e animali: ma il difensore civico regionale è superman?

Consiglio regionale Piemonte

Basterebbero gli aumenti dati ai membri del Corecom e al Difensore Civico per pagare il Garante regionale delle carceri
Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani):

Prima che sia troppo tardi vorremmo smascherare la grande ipocrisia che si nasconde dietro il tentativo della maggioranza di centro-destra di affibbiare al difensore civico regionale le funzioni di garante dei carcerati, dell'infanzia e degli animali. E' risaputo (naturalmente solo a chi ha voglia di sapere) che già ora il difensore civico regionale non riesce a stare dietro a tutte le istanze e proteste che arrivano al suo ufficio: la sola materia sanitaria richiederebbe il lavoro non di uno ma di almeno due difensori civici. E ora gli si vogliono dare le competenze anche di tre garanti? Poi Pedrale gli darà anche il mantello di Superman con i super poteri?

Rileviamo, altresì, che qualche bravo giornalista ha fatto venir fuori la notizia degli aumenti di stipendio elargiti sia al difensore civico regionale sia ai membri del Corecom (art. 20 e 24 della legge regionale 7 maggio 2013, n. 8).

Basta fare un po' di conti della serva per accorgersi che tali aumenti di stipendio sarebbero sufficienti a pagare uno stipendio dignitoso, senza strafare, al garante regionale delle carceri. Una prova in più che la grande ragione addotta per fare fuori il garante ("c'è la crisi, dobbiamo risparmiare") è una scusa meschina e falsa.

Cari consiglieri Leo e Burzi, è il momento di uscire fuori dal coro, come avevate fatto quando avevate ritirato la firma dal PDL "ammazzagaranti". La Regione Piemonte non puo' dare un segnale così negativo nei confronti del mondo carcerario a pochi giorni di distanza dalla sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo che ha confermato la condanna dell'Italia per la situazione vergognosa delle sue carceri, dando alle istituzioni italiane un anno di tempo per il rientro nella legalità.

N.B.
Perché i consiglieri regionali non mettono on-line i rimborsi spese che gli sono stati contestati dalla Procura della Repubblica di Torino? C’è questo bel link, a loro disposizione da mesi.

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