Basilicata - Bolognetti: Non possiamo permetterci un anno di faide di regime. Si voti ad ottobre.

Basilicata

 

Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e membro della Direzione di Radicali Italiani
La data del voto, il giorno in cui i cittadini lucani dovranno recarsi alle urne, non può essere subordinata alle esigenze di posizionamento di partiti, singoli e coalizioni. In queste ore si parla moltissimo di “rosari” da sgranare e puzzle partitocratici da comporre e pochissimo di programmi, riforme e delle urgenze che assillano una regione, che versa in uno stato comatoso e che, dati Istat alla mano, in pochi decenni sarà popolata da non più di 400mila anime. Sono stato tra coloro che hanno chiesto al Presidente De Filippo di fare un passo indietro e di ritirare le dimissioni. Ora, però, dico che non possiamo permetterci una campagna elettorale lunga un anno, in un clima da basso impero romano partitocratico. Sarebbe un anno di scontri tribali tra le varie articolazioni di regime; un anno di coltellate e sgambetti. Un anno di scontri a tutto campo, basato non sui contenuti e le cose da fare, ma sulle ambizioni, sia pur legittime, dei vari protagonisti annunciati. Un anno di “il potere per il potere”. Leggo di “election Day” e di “bufere” da far passare. Mi sembra che sia il peggior viatico per un voto a maggio 2014. Con il dovuto rispetto per i dolori del giovane “Werther” Roberto Speranza, per le legittime aspirazioni del mio amico Vito De Filippo, dei “passaporti” cercati da Gianni Pittella, degli sbandamenti e dei “quadri” da ricomporre in casa PDL e Scelta Civica e di una politica impaurita e sgomenta, dico che è opportuno votare ad ottobre. Per me, lo ribadisco, questo Consiglio avrebbe potuto continuare a lavorare fino alla scadenza naturale del mandato. Ma questa ipotesi è morta e sepolta dopo la decisione del Presidente di rassegnare le dimissioni. Una faida lunga un anno, una faida che spesso ha per protagonista anche la magistratura, non possiamo permettercela.
La parola vada agli elettori nella speranza che almeno per una volta, in questo antidemocratico contesto italico, la campagna elettorale sia autenticamente democratica ad iniziare dalla fase di formazione e presentazione delle liste. Insomma, che prenda corpo quel vilipeso art. 49 della Costituzione che recita: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
Con metodo democratico, appunto, e non partitocratico.

Approfondimenti

Basilicatanet, 10 maggio

 

© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati



SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.