Il Radicale Bolognetti forte delle sue battaglie si autocandida a guidare il Dipartimento regionale all’Ambiente

Fonte Nuova del Sud, 2 aprile 2013
“Rocco Papaleo assessore regionale alla cultura. Il Partito Democratico si è sentito ferito dalle parole critiche verso una Basilicata ingenerosa nei suoi confronti. Dopo averlo osannato e riverito per i successi di Sanremo(per qualcuno anche favorito), l’ha abbandonato sacrificandolo sull’altare della nuova moda ambientalista. E’ bastata l’intervista rilasciata alla Nuova per far ‘riflettere’ i nostri governanti. E come Battiato, Ravera e tanti altri politici attori - comici – cantanti, se il Rocco nazionale volesse un posto nella nuova giunta regionale dovrebbe solo fare un cenno.
La Cultura sarebbe ai suoi piedi. La politica si vuole fa perdonare. Se sono i giornalisti a criticare basta adularli o promettere incarichi nella comunicazione regionale o provinciale, se lo fanno i comici ecco gli assessorati liberi. Sarà stato anche per queste disponibilità e percependo le difficoltà della politica che anche il radicale Maurizio Bolognetti si è autocandidato a fare l’assessore all’ambiente. Le sue battaglie per Fenice(quando tutti si giravano dall’altra parte), per il lago del Pertusillo, della Camastra e le bonifiche dell’aree industriali di Tito e Val Basento, gli avrebbero garantito i galloni di assessore. Una risposta a Papaleo criticato con veemenza per essere stato ‘inconsapevole strumento’ nelle mani della propaganda delle compagnie petrolifere. Ma Bolognetti dimentica di essere un politico. Dopo Mancusi e Mazzocco ci potrebbe provare l’inossidabile luogotenente pannelliano in Basilicata. Del resto nell’ultimo periodo un’apertura di credito a De Filippo c’era pur stata”.
Approfondimenti
© 2013 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.