Digital divide, Bolognetti: Grazie a Telecom che ha deciso unilateralmente di “razionare” il collegamento Adsl a qualche migliaio di terroni.

Internet informatica digital divide
Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani.

Autostrade informatiche, telelavoro, un futuro possibile che è già presente, ma che in alcune zone d’Italia, ad iniziare dalla nostra Basilicata, è e resta pura fantascienza.

Pensate un po’, in una regione che già è pesantemente penalizzata dal “digital divide” quei geni della Telecom hanno pensato di razionare la connessione Adsl in alcuni comuni.

No, non scherzo, e per averne conferma è sufficiente farsi un giretto sul “Network Management” dell’assistenza tecnica del 187.

Non lasciatevi spaventare dai paroloni in inglese, come a volte accade, ed è questo il caso, le parole servono a nascondere la presa per i fondelli a chi pur pagando canone intero viene retrocesso al rango di cittadino di serie B.

Quelli del “Network”, senza troppo pubblicizzare la cosa, informano(si fa per dire) la gentile clientela che “per garantire l’integrità della rete e il diritto per tutti i clienti ad accedere ai servizi di connettività Internet” hanno deciso unilateralmente di ridurre la velocità di connessione dalle ore 14.00 alle ore 01.00. La cosa davvero incredibile è che hanno il coraggio di scrivere che lo fanno per tutelare gli utenti!!!

E così da Latronico a Lauria, passando per Rivello, Trecchina, Viggianello e Rotonda, il di fatto ignaro utente si è ritrovato dalla sera alla mattina con una velocità di connessione che in alcuni casi scende anche al di sotto di 1 mega L

Sì, ignaro. Perché se è pur vero che quando c’è da vederti il videotelefono, che non ha mai funzionato o qualche altra sorprendente tecnologia, quelli di Telecom mandano all’assalto degli utenti il loro call-center, in questo caso si son guardati bene dall’avvisare i malcapitati di una decisione che forse non sarà “discriminatoria”, ma è pur sempre catalogabile alla voce disservizi.

Dall’alto della nostra ingenuità vorremmo chiedere alla signora Telecom perché non investe un po’ di soldini nella rete. O se in alternativa non intenda praticare un robusto sconto sulla bolletta a coloro che devono sopportare quest’atto di bontà.

Ci abbiamo messo anni per poter passare da una connessione a 56 kb all’ADSL, prendiamo atto che anziché viaggiare verso le nuove tecnologie a noi terroni e cittadini di serie B tocca pagare il prezzo intero per un servizio da terzo mondo.

Pazienza, di certo non faremo la fine di Jeff Fahey nel film di fantascienza il Tagliaerbe. Da questo punto di vista la Telecom è una garanzia.

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