Giorno della memoria. Viale: Un Berlusconi con poca memoria, pensa più alla Merkel che alle leggi razziali

Berlusconi

Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Torino, che questa mattina ha preso parte alle cerimonie al Cimitero Monumentale e in Consiglio Comunale, sentite e lette le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, ha diffuso la seguente nota:

"Le celebrazioni di Torino hanno riguardato in particolare i bambini della Shoah. Quei 900 bambini italiani, ebrei, ma soprattutto italiani, contemporanei del bambino Silvio Berlusconi, che furono deportati e massacrati nei campi di sterminio. Erano cresciuti insieme a Silvio Berlusconi attraverso quei sette anni in cui rimasero in vigre le Leggi Razziali. Oggi Berlusconi sa che l'espulsione dalle scuole dei bambini e degli insegnanti ebrei anticipò il massacro.

Un Berlusconi senza memoria ha dimenticato quei bambini. La storiella della non consapevolezza dei carnefici italiani non vale per Mussolini, Bottai e il Regime Fascista, ma serve solo ad evocare un cinico parallelo tra Germania di allora e le polemiche politiche con la Germania di oggi. Nel Giorno della Memoria sembra che pensi di più alla Merkel che alle Leggi Razziali. il Berlusconi di oggi dovrebbe chiedere scusa a quei bambini italiani, ebrei, di allora. Di fronte alla Shoah non esiste una graduatoria che collochi i carnefici italiani, ungheresi, croati o finlandesi in posizioni più o meno gravi. Berlusconi deve poi recuperare in fretta la memoria anche sugli omosessuali che, spero per un refuso, sono spariti dal suo elenco delle vittime sul sito del PDL. Chissà se Capezzone o qualcun altro esponente del PDL non abbia qualcosa da dire sulla memoria del loro leader?"



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