Presidio dei Radicali lombardi - "La scelta di Umberto Ambrosoli"

Ambrosoli Umberto

Un gruppo di Radicali lombardi ha manifestato Sabato 12 gennaio davanti al Teatro Dal Verme di Milano, da dove è partita la campagna elettorale del candidato del centrosinistra Ambrosoli.
Umberto Ambrosoli dopo aver mostrato pubblicamente nei giorni scorsi interesse ad un allargamento della coalizione ai Radicali, ha poi rifiutato l’apparentamento con la Lista AMNISTIA, GIUSTIZIA, LIBERTA’ imputando ai partiti della coalizione questo veto anti-Radicali.

I Radicali con i cartelli esposti hanno evidenziato come il NO di Ambrosoli a una loro Lista esprima anche un NO alle lotte Radicali in tema di Giustizia, Legalità e Trasparenza, lotte che hanno caratterizzato il ventennio formigoniano, iniziative che non hanno mai mancato di denunciare l’assenza di opposizione del Partito Democratico, con modestissime eccezioni, e per questo lotte all’intero sistema, ai suoi protagonisti come a collaborazionisti, complici e osservatori inermi.
Ambrosoli vorrà essere e rappresentare la rottura con gli affarismi dei Formigoni e dei Penati e col clericalismo dei provvedimenti ciellini più volte sostenuti dagli oppositori formali o vorrà ripristinare legalità, laicità, concorrenza e meritocrazia in Lombardia? Diverrà l'ennesimo prodotto della partitocrazia italiana ed erede dell'attuale ecclesialcrazia lombarda?
Il primo segnale è di libertà condizionata per il candidato Ambrosoli, condizionata da chi in 20 anni non è stato capace neanche di scalfire il regime ciellino-leghista.

Dall’Ambrosoli che chiede, offensivamente e cinicamente, ai Radicali di sostenere la sua Lista e alcuni candidati in questa presenti, che rappresenterebbero istanze vicine alla storia di Marco Pannella, va preteso rispetto.
La scelta radicale è scelta alternativa, è scelta che si è formata nelle iniziative, nelle lotte, nell’analisi, nelle denunce, non è scelta di posizionamenti o programmi. I Radicali non producono programmi, agiscono.
Il ripristino dello stato di diritto nel Paese è e resta la priorità dei Radicali. In Lombardia questo obiettivo è perseguibile solo con politiche alternative a 20 anni segnati da governanti e oppositori di regime.
Ambrosoli ha dichiarato che i partiti che lo sostengono, a differenza dei Radicali, hanno da subito scelto “di appoggiare la sua candidatura e che hanno scelto in quale campo stare senza aspettare verifiche a destra e sinistra". A Umberto Ambrosoli va ricordato che è da anni che i Radicali aspettano di verificare l’esistenza di un’opposizione in Lombardia con la quale collaborare.

Di Valerio Federico, candidato nelle circoscrizioni di Milano e Brescia e capolista a Varese e Luca Perego, segretario Radicali Lecco

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