Pena di morte: nuova risoluzione Onu pro moratoria esecuzioni votata da un numero record di 111 paesi

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York ha adottato una nuova Risoluzione su una moratoria sull’uso della pena di morte, la quarta dal 2007.
Un numero record di Paesi ha votato a favore della Risoluzione. Il risultato è stato di 111 voti a favore (+3 rispetto alla Risoluzione del 2010), 41 contro (come nel 2010), 34 astensioni (+ 2) e 7 assenti al momento del voto (come nel 2010).
Gli Stati membri delle Nazioni Unite sono ora 193, uno Stato in più rispetto al 2010, il Sud Sudan, che ha votato a favore della Risoluzione, nonostante mantenga ancora la pena di morte. Repubblica Centrafricana, Ciad, Sierra Leone e Tunisia, che si erano astenuti nel 2010, per la prima volta hanno votato a favore.
La Sierra Leone, il Ciad e il Centrafrica sono tra i paesi africani obiettivo nei mesi scorsi di una missione di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale volta a ottenere proprio il loro voto a favore della Risoluzione pro-moratoria.
“Il nuovo voto al Palazzo di Vetro a favore della moratoria registra l’evoluzione positiva in atto nel mondo verso la fine dello Stato-Caino e il superamento del fasullo e arcaico principio dell’occhio per occhio,” ha dichiarato Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, che insieme a Marco Pannella ed Elisabetta Zamparutti, rispettivamente Presidente e Tesoriere dell’Associazione Radicale, ha atteso l’esito del voto della Risoluzione sia sulla Moratoria sia sulla messa al bando delle mutilazioni genitali femminili nella sede del Partito Radicale a Roma, in collegamento con il Palazzo di Vetro.
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