Da Marco Pannella (h4:00) al decimo giorno di sciopero totale fame e sete: obiettivo Amnistia Giustizia Legalità oggi prende forma istituzionale in quanto Lista a fronte del caos assoluto della "legislazione" in corso

Roma, 20 dicembre 2012 - IL PUNTO DELLA SITUAZIONE ALLE ORE 4 DI STAMANE…
Da Marco Pannella:
Intanto comunico che lo sblocco e riattivazione dell’attività renale sembrano avviate a realizzarsi, con i 400 cc circa di diuresi che ho prodotto in queste ore.
Come viene compreso e auspicato da aiuto che mi muove, commuove, e radica, porto avanti lo sciopero di fame e sete, anche grazie alle espressioni di affermazione di dialogità nonviolenta, di ri-conoscenza come quelle che ho ritenuto dovute ad un comportamento del Presidente Monti e ora al sostegno popolare dell’online di queste ore, come ad esempio, l’assunzione di 50 cl. di spremuta di mandarino.
Per quanto mi riguarda sono state e sono determinanti le esplicite esortazioni al “non mollare” l’obiettivo di anni di lotta (e giammai di protesta) a fronte del dolce riflesso di mollarla per evitare i miei rischi individuali ;-).
Quindi confermo lo sciopero di fame e sete in corso per l’obiettivo “Amnistia”, Diritto e Legalità. Che oggi prende forma istituzionale in quanto Lista che ci è sembrato l’unico formale tentativo da fare a fronte del caos assoluto della “legislazione” in corso di annientamento di ogni residua norma legislativa e forma democratica.
L’obiettivo della realizzazione e della esistenza della Lista è quello di queste ore che proponiamo a noi tutti, grazie all’apporto per me illuminante e determinante delle disponibilità finora già pervenute per questo fine.
Nel concorso gli spesso silenziosi ma inequivoci cori di questo dolce tsunami di “non possumus” c’è invece l’afflato del ‘puoi Marco/possiamo/dobbiamo’ che mi esplodono dentro come evidenza del confermare, continuare anziché rassegnarmi al fronte del ‘non farci preoccupare’, rispondo per e con amore: “non dobbiamo pre-occuparci ma occuparci adesso e assicurare l’esistenza dell’obiettivo della nostra lotta”. E, gli eventi medici e terapeutici che sembrano affermarsi in queste ore di pre-alba, mi sembrano di buon auspicio. E saluto come una poderosa magnifica iniezione quelle in particolare di Giorgio Albertazzi, dell’ispettore Generale dei cappellani delle carceri, Don Virgilio Balducchi e le straordinarie forze anche ecclesiastiche che con dalla Lucania di nuovo mi ha rianimato in queste ore con la parola e l’opera di Agostino Superbo, Eminenza e, dalla Liguria e dalla padania, con i moniti di Don Andrea Gallo e quelli di Don Mazzi, gli Enzo Bianchi o, ‘in primis’, l’opera di Paolo Prodi…
Aho’, si avvicina l’alba, dobbiamo adesso cercare di esprimerci operativamente. Quindi stop, baci, auguri.
Marco
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