Telefonata tra l’arcivescovo Superbo e Marco Pannella. Bolognetti: Mi sento in “comunione” con Monsignor Agostino Superbo a cui dico grazie.

telefonata

Fonte Basilicatanet, 18 dicembre 2012

BAS - Una lista di uomini e donne di buona volontà, che comprenda religiosi, suore, laici, tutti quanti vogliano lottare affinché si dia forza alla realizzazione concreta degli ideali di giustizia nelle carceri, perché anche questi siano luoghi nei quali il rispetto della dignità umana e la promozione dei diritti dell’uomo rimanga sempre elemento centrale e necessario. Questo il tema della telefonata tra il presidente della Conferenza Episcopale di Basilicata, l’arcivescovo Agostino Superbo e Marco Pannella. I due, la cui conoscenza risale a oltre vent’anni fa, - spiega una nota dell'Arcidiocesi di Potenza - MuroLucano - Marsico Nuovo -   hanno avuto un colloquio in occasione della protesta che il rappresentante politico e giornalista, teramano di nascita, sta portando avanti per chiedere una riforma della giustizia che migliori la vita nelle carceri. “Recentemente il Santo Padre rivolgendosi al Consiglio d’Europa ha ricordato come occorra ‘impegnarsi per una effettiva rieducazione della persona, richiesta sia in funzione della dignità sua propria, sia in vista del suo reinserimento sociale’. Anche la Cei – sottolinea monsignor Superbo – ritiene che il problema giustizia e carceri non sia ulteriormente rinviabile e che il Parlamento italiano debba farsene carico. Dobbiamo ricordare che nelle carceri vivono uomini e donne che valgono infinitamente di più rispetto alle colpe delle quali possono essersi macchiati”.

Fonte Radio Laser, 18 dicembre 2012

Bolognetti: Mi sento in “comunione” con Monsignor Agostino Superbo a cui dico grazie.

Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani

Se la parola sentirsi in “comunione” ha un significato, io dico che mi sento in "comunione" con Monsignor Agostino Superbo, a cui dico grazie. Grazie per le parole che in questi mesi ha voluto spendere per una lotta tesa ad affermare diritto, diritti, legalità. Grazie per aver in più occasioni affermato che la lotta per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà  “rappresenta un fatto che va nella direzione di una possibile e necessaria riconciliazione”. Abbiamo davvero bisogno di riconciliare questo Paese con leggi enunciate e quotidianamente violentate; abbiamo bisogno che Beccaria e Voltaire tornino a vivere; abbiamo bisogno - e non ci sono parole più felici per poterlo esprimere - che si interrompa la flagranza di reato contro i diritti umani e la Costituzione. Abbiamo bisogno che ciò a cui sta dando corpo Marco Pannella si traduca in opere e azioni. Abbiamo bisogno di un provvedimento di riforma, di un’amnistia che è “Amnistia per la Repubblica”. Abbiamo bisogno di rimettere sul binario della legalità l’amministrazione della giustizia e il suo percolato carcerario.  

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