Governo, Pdm: ma quale crisi? Ha ancora una solidissima maggioranza bipartisan

Militari

"Quando si tratta di tutelare determinati privilegi e/o particolari interessi il Governo può sempre contare sull'incondizionato appoggio del PdL e del PD, come è stato chiaramente dimostrato ieri alla Camera dei deputati con la bocciatura sistematica dei nostri emendamenti presentati sul disegno di legge sulla revisione dello strumento militare (ddl 5569) dal deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del Pdm.

L'accogliemento delle nostre proposte emendative avrebbe portato nelle casse dello Stato risparmi per oltre 4,5 miliardi all'anno ma ciò che per noi è chiaro e logico, cioè l'interesse dei cittadini e del paese, non lo è per la partitocrazia i cui membri hanno saputo mettere da parte ogni diversità e apparente rivalità politica per respingere compatti le nostre richieste di tagliare i privilegi, le prebende generalizie e i costi della casta ecclesiastica militare, l'unificazione delle Forze di polizia e la smilitarizzazione del Corpo della Guardia di finanza, con il solo ed unico scopo di mantenere il più ampio controllo sull'apparato militare, anche garantendo la difesa del trattamento economico dei vertici militari che va ben oltre i limiti del tetto stipendiale imposto dal DPCM dello scorso 23 marzo 2012.

Con la stessa pervicacia i medesimi "sodali" hanno saputo respingere anche tutte quelle altre nostre proposte volte a correggere gli errori che la giurisprudenza dei tribunali amministrativi ha messo in evidenza nel codice dell'Ordinamento militare, come ad esempio l'esclusione degli appartenenti all'Arma dei carabinieri e dell'Esercito della percezione della liquidazione della cassa di previdenza delle Forze armate in determinate condizioni di cessazione dal servizio nonostante il prelievo sulle competenze mensili operato nei loro confronti avvenga in modo automatico, oppure la disomogeneità delle progressioni di carriera degli ufficiali del ruolo speciale dell’Arma dei carabinieri a quella degli ufficiali dei paritetici ruoli speciali delle altre Forze armate che ha spinto centiania di ufficiali dei carabinieri a presentare una petizione al Parlamento europeo e una denuncia alla Commissione europea, lamentando violazioni del diritto interno e di quello comunitario.

Pertanto non è assolutamente vero che il governo non ha più la maggioranza in Parlamento, anzi è proprio il contrario. Basta però non trattare argomenti come i diritti, la democrazia e la legalità." 

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