Sanità, Staderini: priorità alla salute anzichè agli interessi corporativi

Ridurre gli sprechi e cambiare l'allocazione della spesa.
Ha ragione il Presidente Monti quando dice che il nostro sistema sanitario va ripensato.
Il punto di partenza, però, deve essere la salute degli italiani e non gli interessi degli operatori della sanità.
La spesa sanitaria annua dell’Italia, pari al 9,5% del PIL, rientra nella media Osce dei Paesi più sviluppati. Non serve dunque aumentarla, bensì agire sugli sprechi e cambiarne l’allocazione.
Ad esempio, riducendo la spesa ospedaliera dal 48 al 40 per cento del totale e investendo in centri e servizi di cure primarie e di assistenza extraospedaliera.
Offrire servizi efficienti senza aumentare la spesa pubblica è possibile, ma solo se si aggredisce la sanità inutile, fatta di prestazioni che non servono e della corsa ingiustificata a introdurre nuove tecnologie e nuovi farmaci.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali italiani.
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