Legge elettorale, Bonino: Noi cominciamo a giocare secondo le regole che già ci sono. Al PD: di quali crimini siamo accusati?

Emma Bonino, nella consueta intervista del lunedì a Radio Radicale, si è pronunciata riguardo alla proposta di legge elettorale che sembra sarà presentato nei prossimi mesi alle camere:
«Quello che potrebbe essere votato a dicembre è un papocchio elettorale che grida vendetta. Voci di Palazzo, il cui senso mi sfugge -o forse no- dicono che in Aula la legge elettorale non arriverà prima delle elezioni siciliane. Poi la legge deve andare alla Camera. E faccio notare, per ricordarlo a tutti, che alla Camera le leggi elettorale si votano a scrutinio segreto. Insomma, secondo me, questo accordo difficilmente reggerà. Per fortuna c'è qualche segnale di questo anche nel Pdl: penso alla condivisibile lettera contro le preferenze, di 40 parlamentari del centrodestra. Il percorso mi sembra tra i più accidentati.
Noi faremo di tutto per evitare questo sconcio, nei tempi, nei modi. Qui non si sta discutendo della legge elettorale migliore, ma di quella che conviene di più a questo o quello. E dico che rispetto al mostro che c'è in Commissione, in termini di governabilità, si arriva a pensare che tanto varrebbe tenersi questo sistema, che perlomeno è stato messo alla prova. Ma la verità è che siamo tra l'incudine e il martello, comunque» ha concluso la Bonino.
La senatrice ha quindi annunciato: «nonostante questa illegalità diffusa noi radicali applicheremo la legge, che dice che sei mesi prima delle elezioni si possono depositare le liste e iniziare a raccogliere le firme. Questo faremo, nel rispetto del gioco democratico. Lor signori ci diranno poi come e se le regole del gioco saranno cambiate, magari a dicembre, intanto noi applichiamo il nostro metodo cocciuto, quello che poi ci verrà riconosciuto postumo.
A dicembre magari ci diranno che in quindici giorni vanno raccolte decine o centinaia di migliaia di firme, e dovremo buttare le nostre. È l'immagine accecante della illegalità italiana. Certamente nelle prossime ore avvieremo questo percorso, che serve a continuare a ricordare che le leggi vanno rispettate. Questa iniziativa è volta proprio a parlare di legalità: la legge in vigore è l'unica che c'è, e le altre sono nei sogni o negli incubi dei partiti e degli italiani».
La Bonino ha quindi concluso con un interrogativo critico diretto ai colleghi del Pd, per avere ignorato e di fatto espulso i Radicali dall'alleanza senza una motivazione: «Veramente c'è da chiedersi di quale peccato capitale, di quale reato, si siano macchiati i radicali, per essere completamente espulsi. E non è questione di educazione, di buone maniere.
Siamo troppo rigorosi sulle regole? Troppo rigorosi sulle libertà individuali? Siamo antipatici? Non siamo abbastanza di sinistra? E di quale sinistra parliamo? Di quella di Fassino, quella di Fassina, quella dell'agenda Monti, quella di Ichino, di Morando, quella di Vendola che vuole rottamare Monti con la sua agenda? Di quali crimini siamo accusati?
Noi avevamo un accordo, che abbiamo rispettato lealmente, senza uscire dal gruppo e senza rientrarvi, come hanno fatto altri. Il fatto è che probabilmente non volete dibattito pubblico, avendo scelto di ignorarci».
© 2012 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
- Login to post comments
SU
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.