Chi ha detto che i costi del proibizionismo sulla droga si misurano solo in centinaia di milioni di Euro in meno nelle casse dello Stato? O quantificando il giro d'affari degli stupefacenti in punti percentuali di PIL? I costi del proibizionismo sono anche sociali e umani e – se le indiscrezioni della stampa sui fatti di via Muratori dell'altro ieri si dimostreranno fondate – allora la coppia giustiziata potrà entrare a pieno titolo nel conteggio dei morti per droga per mano delle faide tra trafficanti e spacciatori e spacciatori e consumatori insolventi. 

Come qualificare chi ripete all'infinito lo stesso gesto aspettandosi un risultato diverso ogni volta oppure chi perpetra le fallimentari politiche proibizioniste nel nostro Paese, riuscendo solo ad aumentare i ricavi marginali della criminalità organizzata, riempire le carceri di consumatori problematici o piccoli spacciatori e ad alimentare una ormai inarrestabile spirale di violenza. Quante ancora dovranno essere le vittime di questa infame guerra per arrivare alla legalizzazione e alla riduzione del danno, unici veri antidoti contro il veleno si Stato liberalizzato?