Sanità Regione Lazio, Radicali: Dottoressa De Carolis sia rimossa anche dal primariato di ginecologia e ostetricia dell’ospedale San Giovanni

Il Capogruppo Giuseppe Rossodivita e il consigliere, membro della commissione sanità, Rocco Berardo del Gruppo consiliare “Lista Bonino Pannella - Federalisti Europei “ hanno depositato un’interrogazione alla Polverini sulla Dottoressa De Carolis responsabile della struttura dell’ospedale San Giovanni ove è avvenuto il drammatico decesso del piccolo Marcus, con l’auspicio che si intervenga per la sua rimozione anche dal primariato di “sei posti letto” della I UOC di Ginecologia e ostetricia del medesimo ospedale San Giovanni.
Segue il testo dell’interrogazione:
Premesso che:
- con deliberazione del Direttore Generale del San Giovanni, Dott. Luigi D’Elia, n. 1422 del 23 ottobre 2008, si è preso atto del trasferimento della Dottoressa De Carolis presso il San Giovanni con attribuzione della direzione della UOC I di Ginecologia e ostetricia costituita da soltanto sei letti sovvertendo la naturale dotazione delle due divisioni di Ginecologia e ostetricia pari, fino ad allora, a 24 letti determinando, pertanto, un notevole squilibrio fra la prima divisione dotata di 6 letti e la seconda divisione dotata di ben 42 letti;
- in data 24 gennaio 2011 la segreteria aziendale del sindacato CIMO ASMD dell’Azienda ospedaliera San Giovanni in una nota inviata al Direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Giovanni, Dott. Luigi D’Elia e al Direttore sanitario aziendale evidenziava il grave pericolo per l’assistenza alle pazienti ostetriche legata alla organizzazione del servizio disposta dal dirigente della UOC I di Ginecologia e ostetricia, Dott.ssa De Carolis, poiché: “La proposta De Carolis rappresenta una inaccettabile modificazione dell’organizzazione del servizio di emergenza ostetrica e ginecologica che mette a rischio la sicurezza del servizio stesso poiché sostituisce le equipes con consolidata esperienza, per aver operato da sempre in un sistema di terzo livello che assiste oltre duemila parti l’anno con un’equipe di esperienza non paragonabile …. La considerazione della complessità della casistica che afferisce al nostro ospedale imporrebbe di evitare di assecondare l’iniziativa della Dottoressa De Carolis al fine di scongiurare incidenti che oggi come è noto sarebbero facilmente enfatizzati dai media con tutte le ovvie conseguenze in termini di: responsabilità civile e penale, impatto sull’opinione pubblica, ripercussioni per l’azienda che autorizzasse una siffatta organizzazione del lavoro.”. Inoltre, si evidenziava il rischio per le pazienti e che: “Sulla base di quanto finora esposto appare di notevole importanza per le ovvie implicazioni medico-legali l’aspetto della responsabilità apicale durante il sevizio di guardia che deve garantire al massimo livello possibile tutto l’ambito operativo attinente alla qualifica di ostetrico in un ospedale di terzo livello”;
- nonostante la nota della CIMO il successore di D’Elia alla Direzione Generale dell’Ospedale San Giovanni, Dott. Bracciale, inopinatamente attribuiva alla Dottoressa De Carolis con delibera n. 1283 del 7 dicembre 2011 addirittura l’ulteriore incarico di direttore della UOC di Neonatologia;
- peraltro, in data 11 gennaio 2012 la consigliera regionale Chiara Colosimo aveva depositato una interrogazione a cui a tutt’oggi non è pervenuta risposta, nella quale – tra l’altro – si denunciavano le seguenti circostanze:
“• con il citato decreto del Presidente della Regione Lazio e con la deliberazione del Direttore Generale del San Giovanni, Dottor Luigi D'Elia, n.1422 del 23 ottobre 2008 appare essere stata violata la normativa statale che prevede il superamento di pubblico concorso (presso l'ospedale nel quale dovrà svolgersi l'incarico) per la nomina a Direttore di Struttura Complessa, non potendo la normativa regionale derogare a quella statale e non essendo prevista dalla legge la possibilità di trasferire il Direttore di Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia da un'Azienda U.S.L. ad un'Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione;
• la Dottoressa Caterina De Carolis non risulta aver eseguito alcun intervento chirurgico nell'Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia II del San Giovanni;
• con deliberazione del Direttore Generale del San Giovanni, Dott. Luigi D'Elia, n.l057 del 25 giugno 2010 lo stesso ha preso atto della ''valutazione positiva" di cui al verbale del 15 giugno 2010 da parte del Collegio Tecnico n.2, competente ai sensi degli artt.25 e 26 del CCNL 2002/2005 dell'area della dirigenza medica, in merito all'operato delle attività professionali svolte e ai risultati raggiunti dalla Dottoressa De Carolis, prendendo atto che l'esito positivo della detta valutazione realizza la condizione per la conferma nell'incarico già assegnato o il conferimento di altro incarico della medesima tipologia di pari o maggior rilievo gestionale ed economico;
• con deliberazione del Direttore Generale facente funzioni del San Giovanni, Dottor Massimo Amadei, n.1236 del 29 luglio 2010 lo stesso ha deliberato di rinnovare l'incarico di Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Ginecologia ed Ostetricia II alla Dottoressa Caterina De Carolis.
• recentemente la Dottoressa De Carolis, chiamata al tavolo operatorio per interventi chirurgici particolarmente complessi nei quali era indispensabile l'operato del Direttore della Struttura Complessa, non si è presentata disponendo che l'intervento venisse compiuto dal chirurgo in servizio di guardia.” E si chiedeva: “se è giuridicamente legittimo e in base a quale normativa il trasferimento di un Direttore di Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia da un' Azienda U.S.L. ad un' Azienda Ospedali era di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione senza necessità di espletamento di pubblico concorso; quanti sono gli interventi chirurgici eseguiti dalla Dottoressa De Carolis da quando è stata trasferita presso l'Unità Operativa Complessa di Ginecologia ed Ostetricia II del San Giovanni, quale la loro complessità e difficoltà e quale l'esito degli stessi; quali criteri abbia adottato il Dott. Francesco Cortese,Direttore Sanitario dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni, nella valutazione professionale di I istanza dell'operato della Dottoressa De Carolis, quali siano i componenti del Collegio Tecnico n.2 che hanno proceduto alla verifica e alla valutazione di II istanza delle attività professionali e dei risultati raggiunti della Dottoressa De Carolis ed in base a quali motivazioni abbiano adottato una ''valutazione positiva" atteso che gli obiettivi indicati nel contratto stipulato dalla Dott. De Carolis con l'Azienda U.S.L. Roma A e relativi alla direzione di una Struttura ostetrica di I livello quale era l'Ospedale San Giacomo sono notevolmente diversi da quelli richiesti al Direttore della Ostetricia dell' Azienda San Giovanni che è una struttura di III livello; se la deliberazione di conferma dell'incarico di Direttore della Unità Operativa Complessa di Ginecologia ed Ostetricia II possa considerarsi atto di ordinaria amministrazione adottabile da un Direttore Generale facente funzioni; se sia consentito dalle vigenti leggi che il Direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia di un Ospedale di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione si rifiuti di prestare la propria opera nella Sala Operatoria;”.
Considerato che:
- la Dott.ssa De Carolis è risultata già indagata per il reato di lesioni colpose aggravate – indagini poi archiviate all’esito della CTU del Prof. Ciallella e che lo stesso Prof. Ciallella, successivamente alla sopra citata CTU veniva invitato, quale unico relatore uomo, al convegno “La parola alle donne” organizzato dalla De Carolis e dal DG Bracciale l’8 marzo 2012 presso il presidio ospedaliero San Giovanni, Sala Folchi; alla luce dei recenti accadimenti appare del tutto fuori luogo la motivazione del suddetto convegno: “Per dar voce a coloro che con la propria professionalità, tenacia, sensibilità ed umanità partecipano al buon andamento del settore sanitario.”;
- risulterebbe da informazioni acquisite che, anche in occasione del drammatico caso del piccolo Marcus, la Dottoressa De Carolis, chiamata a prestare soccorso, non si sia presentata disponendo l’invio di altro medico.
Atteso che:
- la cronaca ha drammaticamente confermato gli eventi denunciati sia con la lettera del sindacato che con la precedente interrogazione della consigliera Colosimo
INTERROGANO
La Presidente della Giunta Regionale, On. Renata Polverini
Per sapere:
- se rispondono al vero le notizie sopra evidenziate;
- quali provvedimenti intenda adottare;
se non ritenga che la Dottoressa De Carolis oltre alla sospensione dall’incarico di primario della Neonatologia, non debba essere rimossa anche dall’incarico di dirigente della I UOC di Ginecologia e ostetricia dell’Ospedale San Giovanni.
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