Croce Rossa, Comellini (PDM): riforma ente impossibile oltre termine legge delega, manifestazione il 2 giugno. Vigileremo sulla legalità degli atti come abbiamo sempre fatto

"Voler attuare a tutti i costi la riforma della Croce Rossa è impossibile oltre il termine previsto dalla Legge delega e senza seguire il rigoroso iter previsto per la promulgazione degli atti di natura governativa da parte del Presidente della Repubblica.
Lo avevamo già detto con estrema chiarezza e determinazione lo scorso 14 dicembre 2011 quando costringemmo il Governo a non emanare il decreto legislativo recante riorganizzazione dell’Associazione italiana della Croce rossa (CRI) facendogli rilevare che il termine previsto dalla legge delega era ampiamente scaduto e quindi lo ripetiamo a maggior ragione oggi, visto l'approssimarsi della scadenza del 30 giugno e del fatto che per avvalersi dei 60 giorni di proroga previsti dalla norma il governo avrebbe dovuto inviare lo schema di decreto alle Commissioni parlamentari entro e non oltre lo scorso 21 maggio.
Anche se il Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni dovesse nuovamente approvare il testo dello schema del decreto di ristrutturazione dell’Associazione della Croce Rossa, già sottoposto alle Organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’Ente, ci sembra quindi difficile - se non impossibile - che il governo in soli 29 giorni possa acquisire il parere della Conferenza unificata Stato-Regioni, del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari e successivamente sottoporlo al Presidente della Repubblica per la promulgazione entro il 30 giugno 2012, e laddove dovesse comunque procedere, sottraendo alle Commissioni il termine previsto ex lege per l’espressione del parere di competenza, incorrerebbe nella violazione del termine di cui al combinato disposto di cui agli artt. 76 Cost. e 2, legge 4 novembre 2010, n. 183.
In conclusione avvisiamo il Ministro della salute Balduzzi, e i “furbetti del quartierino”, che già da domani 2 giugno, con la manifestazione che faremo a partire dalle ore 11.00 in piazza Montecitorio, informeremo gli organi di stampa del fatto che anche questa volta vigileremo con la massima attenzione affinché prima di ogni altra cosa sia rispettata la legalità degli atti nell'interesse dello Stato e della Legge, nell’interesse dei soci, dei volontari e dei lavoratori civili e militari della Croce Rossa, e chiederemo al ministro di rispettare e dare immediata attuazione all’impegno che ha assunto con l’accoglimento dell’Ordine del giorno 9/4865-AR/10 cioè far eleggere gli organi statutari dell’associazione in quanto la necessaria riorganizzazione dell’ente deve necessariamente essere il frutto di una gestione ordinaria e non commissariale, e perché devono essere i soci della Croce Rossa a deciderne il futuro e non la politica degli interessi a imporre le soluzioni calate dall'alto."
Partito per la tutela dei Diritti di Militari e Forze di polizia (Pdm)
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