Kosovo, Mecacci: l'OSCE può essere di aiuto per le elezioni del 6 maggio

Elezioni comunali

Matteo Mecacci, deputato Radicale e Presidente della III Commissione dell’OSCE, ha dichiarato di ritenere che il dialogo in corso tra la comunità internazionale e Belgrado in merito alle elezioni in Kosovo condurrà ad un accordo, aggiungendo che l'organizzazione potrà assistere i serbi nella rivendicazione del loro diritto di voto in occasione delle elezioni presidenziali e parlamentari del prossimo 6 maggio in Kosovo.

“L'OSCE non affronterà la questione del riconoscimento o non riconoscimento del Kosovo. Il ruolo che possiamo svolgere e il contributo che possiamo offrire riguardano la sostanza – garantire alle persone il diritto di voto," ha affermato il coordinatore speciale per le elezioni in Serbia, facendo seguito alla richiesta avanzata mercoledì dal ministro per il Kosovo e Metohija, Goran Bogdanovic, affinché l'OSCE offra assistenza per lo svolgimento delle elezioni.

Le autorità di Pristina concordano sul fatto che l'OSCE organizzi le elezioni parlamentari e presidenziali indette da Belgrado, ma esorta altresì l'OSCE ad organizzare le elezioni locali indette da Pristina nel nord, secondo quanto riportato in precedenza dalla stampa di Pristina.

In merito al ruolo dell'OSCE nel processo elettorale in Serbia, Mecacci, che si trova a Belgrado per una visita di due giorni, ha affermato che gli osservatori dell'organizzazione seguiranno la campagna elettorale e analizzeranno sia i resoconti dei media che le decisioni emesse dalla commissione elettorale.

Inoltre, il giorno delle elezioni, 50 gruppi composti da membri dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE e del Consiglio d'Europa si recheranno in varie parti della Serbia al fine di controllare lo svolgimento delle elezioni, ha affermato Mecacci, che attualmente presiede la Commissione parlamentare dell'OSCE per la democrazia, i diritti umani e le questioni umanitarie.

In merito alla presidenza serba dell'OSCE nel 2015, ha dichiarato:

“Presiedere una tale organizzazione sarà per la Serbia un'occasione per dimostrare che i suoi politici sono responsabili e capaci di guidare organizzazioni internazionali, soprattutto se si considera che l'OSCE si occupa di cooperazione nel settore della sicurezza e dei diritti dell'uomo. Ritengo che questa straordinaria occasione permetterà alla Serbia di essere considerata come merita, ovvero parte della famiglia europea.

 



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